Proponiamo un articolo di Paolo Gasparri che incomincia in maniera un po' inusuale con un lunghissimo elenco di problemi gestionali, Enti, servizi dello Stato, strumenti di pianificazione. Una sorta di "provocazione" che serve però a dimostrare la complessità del governo del territorio, perchè procedendo nella lettura ci si accorge che questo sterminato "campo di decentramento" (per usare una vecchia ma felice battuta di Gabriele Tinti) di competenze e problematiche si riferisce poi ad una porzione geografica dell'Isola che risulta piuttosto limitata e circoscritta. Protezione dell'ambiente naturale marino e terrestre, manutenzione del territorio, riduzione del rischio idraulico, governo delle risorse idriche e dei sistemi di depurazione delle acque, concessione a prelevare l'acqua, concessione alle cave, concessione demaniale marittima, pianificazione urbanistica, esattoria fiscale. Santuario dei cetacei, aree marine protette, parco nazionale (PNAT, zps e aree contigue), aree naturali di interesse comunitario e regionale (SIC e SIR), aree soggette a misure di salvaguardia dal rischio idrogeologico e per la protezione delle acque, piano di assetto idrogeologico (PAI), piano cave, piano di caratterizzazione dei siti da bonificare, piano delle coste, consorzio di bonifica, catasto dei terreni soggetti a incendi, piano strutturale e regolamento urbanistico, catasto dei terreni e delle abitazioni, piano dei rifiuti. Accordi internazionali, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Regione Toscana, Segreteria dell'autorità di bacìno, Autorità di ambito ottimale dell'acqua (AATO5), Agenzia regionale protezione ambiente toscana (ARPAT), Provincia di Livorno, Agenzia del territorio, Corpo delle guardie forestali, Capitaneria di Porto, Comunità montana, Comuni, portatori di interessi. Chi governa che cosa? Sfido chiunque a rispondere correttamente e velocemente. Il bello dell'isola è che è tutto lì e l'acqua unisce tutto. Prendiamo ad esempio la piana di San Giovanni a Portoferraio. Sormontata dalla cava di colle Reciso, il fosso del Condotto trasporta a mare le acque dalle vasche di lavaggio degli inerti. Il trasporto solido diminuisce progressivamente la sezione del corso d'acqua e arrivando a mare eleva e desertifica il fondo marino. Un pozzo sul fosso del Condotto in prossimità del dosso sulla provinciale e del campo sportivo preleva l'acqua ad uso industriale che viene utilizzata attraverso una condottura per le attività della cava (vedi la richiesta di concessione della SALES per la realizzazione di un porto turistico a San Giovanni). Terreni di riporto hanno rilevato l'area soggetta a esondazioni adiacente al mare già destinati a parcheggio in prossimità dell'abitato. Lo strumento urbanistico prevedeva di espandere l'abitato e di realizzare un porto turistico. Nel settembre 2002 intense piogge con tempo di ritorno di circa dieci anni provocarono l'allagamento della piana e dell’abitato di San Giovanni. Chi deve fare e che cosa per governare il territorio, mitigare il rischio idrogeologico e tutelare le acque? La risposta, viene dall'azione coordinata di tutte le amministrazioni competenti e un loro raccordo permanente potrebbe migliorare il governo del territorio dell'Elba e dell'Arcipelago.
Fosso della Madonnina foce