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Controcopertina: Dossier San Martino

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 07 febbraio 2003

Facendo seguito all'Istanza indirizzata lo scorso 18 luglio 2002 a tutte le autorità territoriali, Il Comitato Aziende ed Abitanti di S. Martino non può fare a meno di rilevare con amarezza che, se fosse stata data attenzione all'allarme lanciato allora, oggi sarebbe attivo un freno al rischio di danni non facilmente riparabili ai quali è sottoposto sia il patrimonio pubblico sia quello privato della Località. L'istanza del 18 luglio, che non ha ricevuto fino ad ora alcun riscontro esplicito da parte dei destinatari, oltre a sollecitare appropriate e convenienti cautele per uno dei principali punti d'attrazione turistica dell'Arcipelago Toscano (si contano ogni anno più' di duecentomila presenze tra le quali le 120 mila visite individuali registrate dal museo nazionale), definiva come essenziale il dare ''CORSO A TUTTE LE OPERE DA TEMPO ABBANDONATE E RIVOLTE ALLA CONSERVAZIONE DELL'AMBIENTE ED ALLA PROFICUA VALORIZZAZIONE DEI PREGI TURISTICI E STORICI DELL' AREA, IN PARTICOLARE:L' AMPLIAMENTO DELL'AVVIATO PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLA FORESTA DI S.MARTINO, INCLUSO IL RISANAMENTO CONSERVATIVO DELLE OPERE STORICHE DI TERRAZZATURA E QUELLE RELATIVE AI CORSI D'ACQUA , OLTRE CHE DELLA PIÙ ANTICA SENTIERISTICA.'' I ponti e le altre opere idriche Le avverse condizioni metereologiche abbattutesi sulla zona in questi mesi hanno purtroppo dato pienamente ragione alle preoccupazioni del Comitato e l' incuria allora denunciata, in particolare la mancata manutenzione dei corsi d'acqua quasi completamente ostruiti dalla vegetazione spontanea e da altri detriti presenti a causa del totale abbandono, non solo ha fatto mutare la morfologia dei letti ma ha sottoposto i ponti e le altre opere idriche ad una impropria ed in parecchi casi insostenibile funzione di diga alla regolare discesa dell' acqua. A causa delle esondazioni di settembre alcuni dei ponticelli storici sono stati dichiarati inagibili per i danneggiamenti. Le ordinanze comunali emesse a titolo prudenziale vietano formalmente qualsiasi tipo di attraversamento. Putroppo da allora nulla e' stato fatto per permettere la disponibilita' e l'accesso ad alcune abitazioni private che tutt'tora sono formalmente precluse ai loro proprietari. Deviazioni del corso dei fossi Un altro grave disagio corrente e' rappresentato dal fatto che il corso dei fossi e' stato permanentemente modificato, invadendo ed erodendo i campi e trascinando a valle grandi quantita' di terra fertile. Ormai ogni giorno di pioggia produce un ulteriore degrado dell'intero comprensorio. Il gioco delle responsabilita' Purtroppo quasi nulla sono valsi i numerosi e dettagliati appelli espressi in questi mesi dai singoli cittadini : PNAT, Comunità' e Comune, Regione e Provincia, Sovrintendenza e Demanio invece di ammettere la facile prevedibilità di queste emergenze secolari, sembrano rifiutare qualunque sinergia per provvedere a ripristini. Per di piu’ sembrano aver trovato dalla sovrapposizione e dal conflitto dei propri poteri territoriali un ulteriore pretesto per abilmente scaricare ad altri le proprie responsabilità' ed oneri. Il tutto senza rinunciare ad una intricata serie di poteri burocratici di vincolo che inibiscono i cittadini dal provvedere privatamente per porre un limite ai danni emergenti. I divieti In questo contesto di immobilita' vige per esempio una pesante "ipoteca" sul presente di S.Martino che rischia di prolungare all'infinito il disagio degli abitanti. Il Piano Strutturale del Comune di Portoferraio VIETA, in assenza del Piano del Parco, qualsiasi intervento nel suo perimetro. Ciò discrimina ulteriormente abitanti ed aziende che con una DISCUTIBILE LEGITTIMITA', non sono stati messi in grado di conoscere le norme che regolano il proprio territorio. Quindi allo stato delle cose ci si chiede come si possa costruire una "prima casa", realizzare un centro di accoglimento alla Villa e alla Foresta o migliorare le strutture di un hotel se non sono consentiti neanche interventi mirati all'adeguamento agli standard di sicurezza? Intanto i residenti sono ulteriormente discriminati mentre le aziende perdono competitività ed importanti quote di mercato. Cosa chiede il Comitato In questo contesto di pericolosa inerzia Il Comitato auspica un diverso e più' favorevole atteggiamento nei confronti di un territorio di cui si fa finta di sottovalutare il forte contributo di reddito turistico ed alla consistente quota di patrimonio di immagine dell' Isola ormai fermamente indirizzata alla sua fortunata missione turistica. Le aspettative degli abitanti e delle aziende di S.Martino, certi di un sicuro 'ritorno dell'investimento', sono rivolte ad un sostanziale Programma/Progetto di ripristino, conservazione e miglioramento del loro territorio per il quale é ritenuto indispensabile lo spirito di concreta collaborazione tra pubblico e privato. Il programma per il quale sono disposti ad riprendere un fattivo confronto con le autorità,' dovrebbe riferirsi ai seguenti temi. Il Programma di ripristino e valorizzazione strutturale 1)Miglioramento del sistema di deflusso delle acque pluviali e della rete idrica. Messa in sicurezza, ripristino migliorativo e conservativo di tutto il territorio relativamente ai corsi d'acqua ed alle opere collegate:letti dei fossi, ponti, spallette, banchine, canali di drenaggio, ecc. Sono stati individuati dagli abitanti i punti in cui parte degli impianti idrici , allestiti in tempi successivi ed in sovrapposizione con i percorsi delle acque pluviali, si trasformano paradossalmente in pericolose ostruzioni al deflusso dell'acqua. 2) Miglioramento della rete stradale di accesso e circolazione. Se non fosse per una scadente asfaltatura di alcune zone, l'attuale stato della rete stradale di S.Martino é molto simile a quello di cento anni fa. A lato, lungo il suo cammino, sono dislocati tombini senza coperchio oltre a voragini creatisi per l’inesistente canalizzazione delle acque piovane che, in attesa della messa in sicurezza, possono causare gravissimi incidenti. Una discarica Telecom ed un terreno attrezzato con baracche, container e centinaia di cassonetti maleodoranti della spazzatura fanno da cornice al visitatore in viaggio per la località. Una piu' attenta analisi dei flussi di traffico che nel frattempo sono enormemente aumentati e fortemente modificati dalla benefica rivoluzione del turismo, rende indispensabile un adeguato progetto di allestimento di arredamento urbano, di marciapiedi, di punti di sosta attrezzati per il bus n.1, piste ciclabili, segnaletica turistica ed illuminazione. Particolare cura dovrebbe essere dedicata al bivio con la strada provinciale attualmente privo di illuminazione ed in una quasi ostentata promiscuita' con un luogo di raccolta/discarica di rifiuti di ogni genere. 3) Miglioramento delle infrastrutture per la distribuzione di elettricità' e telefonia. Questi servizi devono essere adeguati a luoghi di alto valore paesaggistico. Seguendo il processo in corso in molte località europee molto meno prestigiose, le vie aree ed i pali di sostegno dei cavi dovrebbero essere completamente rimossi e sostituiti con condutture sotterranee in maniera che non interferiscano cosi' brutalmente con il panorama.Questa necessaria bonifica particolarmente preziosa a S.Martino per liberare una delle piu' belle viste del golfo di Portoferraio, dovrebbe essere estesa come materia di contenzioso tra le societa' di distribuzione dei servizi e tutte le amministrazioni dell'Isola, poste d'ufficio a difesa del patrimonio ambientale . 4) Miglioramento dell'area di accoglimento alla Villa ed ai percorsi della Foresta Demaniale. L'aspetto attuale dell' ingresso della Localita' consiste in uno spiazzo poveramente asfaltato che non sembra rispettare quel minimo di attenzione per il decoro di chi abita ma nemmeno , ed e' un gap ben piu' grave, per il benessere di chi si appresta a visitare il Museo o ad attraversare la Foresta. In qualunque paese europeo dove viene riconosciuto al turismo un ruolo motore di benessere per gli abitanti, gli atti e le scelte di acquisto e fruizione di servizi culturali sono oggetto di continua analisi e miglioramento. In particolare viene esaminato il vissuto ed il ricordo del visitatore, la cui testimonianza diretta, reiterata per anni ed anni, puo' diventare un formidabile fattore di promozione. Non vi e' dubbio che le motivazioni che spingono un cosi' consistente campione di popolazione non solo italiana a scegliere ogni anno una visita a S.Martino sono stabilmente ancorate a fattori fondamentali come il desiderio di toccare con mano un pezzo della storia d' Europa e vivere la magia dell'entroterra elbano. L'esazione di un diritto di sosta nel disadorno ed inospitale spiazzo e la modesta offerta di generi di conforto e di souvenir realizzata con i soli sforzi e l'ammirevole buona volonta' di operatori locali, sono il debole benvenuto a questo flusso turistico che arriva a S.Martino otto mesi l'anno. Sara' la curiosa opinione prevalente delle amministrazioni che hanno classificato la localita' come un luogo alla periferia di Portotoferraio dove tutt'al piu' sarebbe utile collocare il canile comunale, ma se si pensa che molti dei duecentomila visitatori non trovano all'arrivo nemmeno il piu' umile servizio di decenza, si capisce che l'ostacolo principale alla valorizzazione di S. Martino sia rappresentato dalla pericolosa convinzione che le fortune turistiche dell' Elba siano inesauribili e che si tratti solo di sfruttarle in maniera piu' o meno dichiaratamente parassitaria. Il Comitato si augura che la logica del "carpe diem" sia abbandonata per il ''Caso S.Martino'' e sia dato spazio ad una progettazione che preveda non solo, e magari come ultima cosa, un funzionale ed ombreggiato parcheggio turistico ma anche un' area che raccolga diverse funzionalita': quella commerciale, quella dei servizi e quella culturale. Su questo argomento lo ripetiamo, un confronto sulle posizioni ed uno scambio di idee non potrebbe che far scaturire iniziative pubblico-private anche sotto il profilo di progettazione di un vero e proprio centro attrezzato sia per la parte museale e archeologico-storica ma anche per quella di un adeguato accesso alla Foresta, promosso come uno dei piu' prestigiosi ingressi al Parco Nazionale dell' Arcipelago toscano.


ASM 1 Baracche

ASM 1 Baracche

ASM 2 Buca

ASM 2 Buca

ASM 3 bucastrada

ASM 3 bucastrada

ASM 4 cartello

ASM 4 cartello

ASM 5 Dilavamento

ASM 5 Dilavamento

asm 6 tombinoaperto

asm 6 tombinoaperto

ASM  7  Ingresso

ASM 7 Ingresso