“ La cooperazione internazionale decentrata è lo strumento naturale con cui la Toscana promuove le sue politiche per la pace, il dialogo interculturale e lo sviluppo sostenibile. All’interno del vasto e plurale movimento per la pace che negli ultimi anni ha svolto un ruolo importante nel promuovere una cultura nonviolenta, le azioni della Regione sono state indirizzate soprattutto verso progetti nel campo sanitario e per lo sviluppo locale”. Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, è così intervenuto alla Conferenza Regionale sulla Cooperazione che si è conclusa oggi all’Istituto Agronomico d’Oltremare di Firenze. Martini ha poi aggiunto come sia rimasto male leggendo i giornali stamattina: “Il dialogo fra Cina e Italia è decisivo per il futuro della pace nel mondo. Per questo è importante rafforzare i rapporti di cooperazione, gli scambi culturali ed economici per favorire lo sviluppo ancor prima del superamento dell’embargo nel settore delle armi”. “Gli obiettivi che ci poniamo per migliorare l’efficacia della cooperazione toscana sono tre - ha continuato Martini. In primo luogo è necessario aumentare la qualità della rete che in questi anni si è costituita sul territorio tra organizzazioni non governative e istituzioni. Abbiamo bisogno di un dibattito sempre più alto per definire un mondo migliore e la partecipazione degli attori protagonisti della cooperazione in tal senso è di fondamentale importanza. E’ inoltre necessario aumentare il coinvolgimento della popolazione toscana nel sostenere economicamente e politicamente le esperienze di cooperazione utili a ridare speranza alle popolazioni del Sud del mondo. Infine auspico che le comunità dei migranti presenti sul nostro territorio diventino protagoniste sempre più con idee e progetti delle politiche di sviluppo sostenute dai programmi di cooperazione decentrata.” Martini si è soffermato anche “sul ruolo virtuoso che le Regioni possono svolgere nel sostenere progetti a cui i governi nazionali non possono far fronte per motivi di ragion di stato. Naturalmente resta fermo il punto che la politica estera rimane prerogativa del governo centrale.” L’attuale governo nazionale è stato chiamato in causa anche per gli ulteriori tagli alla cooperazione allo sviluppo che nel 2003 ha rappresentato solo lo 0,16% del PIL contro gli obiettivi fissati dall’OCSE che prevedevano un impegno minimo dello 0,70% del PIL. “La Campagna Sbilanciamoci!, uno dei maggiori network della società civile organizzata, ha pubblicato oggi dati allarmanti secondo i quali la nuova finanziaria azzera il contributo di 100 milioni al Fondo Globale per la lotta all'Aids agevolando allo stesso tempo con 110 milioni di euro l'acquisto di decoder televisivi, ha concluso Martini. Non è un buon segno. Da parte sua la Regione Toscana nel 2004 è riuscita ad aumentare di 700.000 euro gli investimenti nel settore della cooperazione decentrata. Il prossimo anno faremo un ulteriore passo avanti”.
Claudio Martini