DS: Mussi all'Elba vince 18 - 9 - Dopo le dimissioni di Anselmi - Black Out per due topi

DS:CAPOLIVERI ALLA SINISTRA, CAMPO AI RIFORMISTI: TOTALE ELBA: MUSSI VINCE 18 - 9 Si è conclusa nella giornata di domenica la tornata dei congressi della quercia elbana. In programma c'erano e si sono svolte le assemblee congressuali di Capoliveri in cui si è riconfermata vincente la sinistra diessina e Campo nell'Elba che è andata ai riformisti. A Capoliveri la mozione Mussi-Berlinguer ha raccolto 20 voti ed uno ciascuno le mozioni Fassino. Tutti della sinistra i quattro delegati al congresso della federazione (Giorgio Bertani, Milena Briano, Endrio Giusti e Mario Pintore) Il nuovo segretario della sezione sarà Giorgio Bertani mentre il comitato direttivo sarà composto da Gabriele Baldetti, Claudia Benini, Savino Carone, Concetta Cremoni, Endrio Giusti, Fabio Orru, Mario Pintore, Donatello Rossi, Erminio Vago, Ornella Vai. I Garanti saranno: Dina Ottanelli, Alberto Baldetti, Fulvio Benini. Situazione inversa a Campo nell'Elba dove è stato riconfermato segretario il riformista Romano Catta, e dove la Mozione Fassino ha raccolto 16 voti contro i 2 alla Mussi-Berlinguer e 2 astenuti e inviato tre delegati al congresso (Romano Catta, Daniele Rocchi, Daniele Vai). Il nuovo direttivo campese vedra, assieme al Segretario la partecipazione di: Doriana Anselmi, Fausto Auditore, Giorgio Di Stefano, Edmondo Galli, Fulvio Montauti, Nadia Nicolamme, Antonio Pileri, Berardo Raffaelli, Arduino Rocchi, Sauro Rocchi e Gian Paolo Soria.I Garanti saranno Mauro Galli, Luciano Lunghi e Mario Spinetti. Il confronto interno della Quercia elbana, nella sua interezza, si risolve quindi in favore (e molto oltre le previsioni) della sinistra che conquista il due terzi dei delegati, si conferma e va avanti in tutte le sue roccaforti (Capoliveri, Marciana Marina, Rio Elba e Rio Marina) strappa ai riformisti Porto Azzurro, guadagna posizioni a Portoferraio lasciando ai supporter di Fassino solo un en-plein: quello di Campo nell'Elba. La chiave interpretativa possibile è una sola: tra i DS elbani hanno vinto, anzi stravinto, coloro che chiedono un mutamento sia della linea nazionale sia della politica locale dei DS. Perchè, se i dati di questa tornata elettorale saranno gli stessi tra due mesi, quando si tratterà di eleggere la Direzione di Zona della Quercia si assisterà ad importanti mutamenti, con una sinistra (scottata da precedenti esperienze) poco propensa a farsi scippare la guida degli organismi comprensoriali. LE REAZIONI ALLE DIMISSIONI DI GIAN LORENZO ANSELMI Cominciano a giungere in redazione le prime reazioni al gesto di Gian Lorenzo Anselmi il presidente di Legambiente dell'Arcipelago che ha deciso di dimettersi per difendersi più agevolmente da accuse formulategli sia pure in forma indiretta da anonimi: Giuseppe Tanelli ex-Presidente del PNAT Caro Gian Lorenzo. Ho letto la Tua lettera di dimissioni e ho appreso i motivi e le circostanze che Ti hanno portato a scriverla. Avrei fatto lo stesso. Ma avrei sbagliato. Questo per almeno tre buone ragioni : a) Non bastano e non possono bastare in Paese civile delle denunce anonime per motivare le dimissioni da un incarico istituzionale di una Associazione riconosciuta dalla Legge e regolamentata da uno Statuto. Così facendo si alimenta la cultura del sospetto.Una lettera anonima non è l’ apertura di un procedimento da parte della Magistratura. b) Giustissimo assistere Tuo padre in una vicenda … come minimo storicizzata o storicizzabile. Trenta anni fa era il 1974. Parlare di abusi edilizi a quell’epoca e di mancata vigilanza ambientale, dopo due condoni conclusi ed uno in atto, è perlomeno ridicolo. Con le dimissioni si trasforma il vaniloquio di un mentecatto nella denuncia circostanziata di un cittadino. c) Il condono in atto, la sua possibile estensione alle aree protette e vincolate, impone a tutti una attenta vigilanza sul territorio, non raccogliendo fra l’altro le misere provocazioni di vecchi o di nuovi furbi. Auspico fortemente che il Direttivo di Legambiente Arcipelago Toscano respinga le dimissioni e che Tu prenda atto di ciò per continuare il Tuo lavoro di Presidente. Ciao Beppe Tanelli Carlo Rizzoli - Verdi Arcipelago Toscano Le dimissioni di Gianlorenzo sono un gesto di stile sconosciuto ai più. Credo che il direttivo di Legambiente farebbe bene a chiedergli di ritirarle, non essendo il nostro ( sono iscritto a LA ) presidente direttamente interessato ad eventuali irregolarità legate alla destinazione d' uso di parte della casa-non di proprietà - ove abita e risalenti a più di 30 anni fa.... Carlo Lorenzo, se c'è chi su questo vuol mestare nel torbido , vuol dire che ha la coscienza sporca...Tieni duro. Fraternamente Carlo Rizzoli BLACK-OUT ELETTRICO DI 5 ORE CAUSATO DA DUE TOPI ED UN EQUIVOCO L'attività di due roditori che si erano introdotti un un vano dell'ENEL di via Carducci che ospitava le deviazioni di linea elettrica e che avevano roso le coperture in plastica dei cavi, causando un corto circuito, ha provocato un Black-Out elettrico che è durato circa 5 ore, da mezzogiorno alle 17 circa di sabato 4 Dicembre. L'assenza di erogazione di energia è stata comunque circoscritta in una parte dell'area portuale portoferraiese, interessando abitazioni ed esercizi commerciali di parti di Piazza Virgilio, Via Carducci e Calata Italia. La mancanza di elettricità è stata però più lunga del dovuto per un'altra curiosa causa: dopo un primo sganciamento i tecnici dell'Enel avevano rapidamente ripristinato la linea, ma pochi minuti dopo quando si è fatto di nuovo buio, la squadra dei tecnici si era spostata in Centro storico e stava già operando su un altro guasto. Ma incredibilmente nessuno, anche se la zona comprende molte attività ed abitazioni, per ore, ha segnalato all'ENEL il nuovo sganciamento probabilmente pensando che all'ENEL si continuasse a lavorare sul guasto. Fino a quando (ma stava già calando il buio) i tecnici non sono stati finalmente avvertiti ed hanno rispristinato rapidamente, e stavolta in maniera definitiva, l'erogazione di energia elettrica nel quartiere.

tanelli giuseppe

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