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Sabato ore 9 entrano i Vigili al Canile, ma degli animali non c’è traccia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 26 ottobre 2002

La notizia, che circolava già ieri sera, secondo la quale intorno alle 9 del 26 Ottobre ci sarebbe stato l’intervento delle forze dell’ordine per lo sgombero del canile ha trovato puntuale conferma. I Vigili urbani di Portoferraio accompagnati dalla discreta presenza di alcuni Agenti della Polizia di Stato e da qualche Carabiniere si presentano ai cancelli dietro i quali oltre i Ragazzi del Canile c’era già una piccola folla un centinaio di persone Alle porte esterne i vigili non lasciano passare ma molti li aggirano ed entrano dal retro e vanno ad assieparsi dietro al cancello interno che immette direttamente alle gabbie Si rincorrono voci che stiano giungendo i mezzi per togliere le barriere fatte di vecchi elettrodomestici. Ancora attesa nervosa. I ragazzi cominciano ad indossare le catene per chiudersi dentro alle gabbie. Si scattano foto per documentare la tensione, molti che spiegano ai telefonini che cosa sta succedendo. Tanti volontari, giornalisti, cittadini sdegnati con al guinzaglio il proprio cane. Anche chi indossa la divisa da vigile urbano non è accolto come un nemico, si capisce che le responsabilità sono altrove. I ragazzi non hanno ancora del tutto perso il sorriso, nonostante gli occhi segnati, si sentono ancora forti delle loro ragioni. Arriva un camion con un braccio meccanico. I cancelli rimasti chiusi per i cittadini si aprono per consentire al mezzo di entrare. Si ferma innalza il braccio meccanico, lo cala giù, e per un errore di prospettiva sembra stia prendendo una macchina. No tira su una lavatrice arrugginita. Parte un polemicissimo applauso qualche protesta, ripete l’operazione contro un frigorifero usato, ai fischi si mescolano le risate. I Vigili hanno chiesto di entrare nel canile, e se tutta quella gente (ragazzi ma anche adulti tra cui molte signore) che continuava a crescere per gli esecutori dell’ordinanza, non è una sorpresa di certo i Vigili non si aspettavano di trovarsi davanti alle gabbie riempite solo dei volontari che si erano incatenati e davanti alle quali si era schierata, a protezione una fila di persone, dei cani neanche l’ombra. Lo avevano detto che non avrebbero consentito la deportazione degli animali in continente e lo hanno fatto. Nelle ore immediatamente precedenti alla scadenza dell’ultimatum di Ageno gli animali ospiti del canile, secondo un piano stabilito da tempo sono stati discretamente portati via ed affidati in tutta l’isola a chi li ospiterà almeno temporaneamente. Il Comandante dei Vigili parlamenta a lungo con i dirigenti dell’associazione chiedendo di sgombrare la struttura ed ottenendo un rifiuto motivato, la procedura per l’associazione è viziata. I vigili prendono atto escono dal perimetro interno del canile, solo due o tre di loro presidiano le porte. Nel piazzale c’è sempre tanta gente che discute. Un’anziana signora con un cane al guinzaglio, è furiosa. “Dove sono i cani? Lo so io deve dovrebbero portarli: in comune tutti dentro. Così un altro posto glielo troverebbero subito!” e fa seguire una coloritissima maledizione “ .. gli s’aronchiasse le mane ..” per chi a votato la giunta in carica. La mattinata avanza, ora è chiaro che nessuno, per il momento farà atti di forza, sul piazzale si sentono discorsi più rilassati ma siamo in stallo. Si arriva all’ora di pranzo i rappresentanti di Polizia e Carabinieri si sono allontanati da un pezzo, dentro il recinto ora ci sono solo i Ragazzi del Canile, qualche giornalista residuo e una ventina di supporter. Mentre Francesca raccoglie i nomi per i turni di presidio, Michele fa un altro tentativo: chiama il Sindaco al telefono. Ageno che stamani non voleva parlare del Canile neanche coi consiglieri d’opposizione, stavolta risponde ma è irremovibile, non prende in considerazione che non essendoci più i cani, almeno le motivazioni igieniche della sua ordinanza non ci sono più, sgomberare entro la serata è la sua richiesta. I volontari discutono, incominciano a raccogliere le loro cose per essere pronti a trasferirle, poi fanno un’altra “mossa” , inviano al Sindaco ed in Prefettura un documento: “Il Sottoscritto Michele Alessi, Presidente dell’Associazione di volontariato “I ragazzi del canile” COMUNICA alla S.V. di aver ottemperato alla Sua ordinanza n° 51/2002 avendo provveduto allo sgombero totale dei cani dall’area denominata ex macelli; di aver inoltrato ricorso al TAR Toscana avverso la Sua ordinanza con richiesta di sospensiva; CHIEDE Che, in attesa del pronunciamento del Tribunale Amministrativo, sia consentito il mantenimento nell’area comunale di tutte le strutture e le suppellettili nel tempo acquistate dall’Associazione e quindi di sua proprietà; SI IMPEGNA sempre in attesa della decisione del TAR, a non riutilizzare l’area comunale per il ricovero dei cani; SI IMPEGNA altresì, nel caso di mancato accoglimento della richiesta sospensiva, a provvedere a propria cura e spese alla rimozione di tutte le strutture e suppellettili di sua proprietà entro breve termine dal giorno della notifica della eventuale conseguente Sua ordinanza di rilascio della struttura; CHIEDE Che, nel frattempo, l’Amministrazione Comunale di Portoferraio solleciti ufficialmente la Comunità Montana a provvedere, con la massima urgenza alla richiesta dei finanziamenti necessari per la costruzione del nuovo canile in località San Martino e ad avviare la procedura per l’appalto dei lavori”. Ed il Sindaco che si ritrova di nuovo la patata bollente in mano, dovrà rispondere, decidere se continuare a fare il signornò o trattare. Cala un’altra notte sul canile un gruppo di ragazzi rimane a presidiare, loro ci credono ancora.


portoferraio canile occupazione

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portoferraio canile occupazione Michele Alessi

portoferraio canile occupazione Michele Alessi

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