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Non attendiamo squali bianchi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 03 dicembre 2004

Vorrei avere l'opportunità di replicare a Cesare Sangalli: Quando scrivo bene di Elbambiente e dico che qualcosa è rimasto, voglio solo dire che da alcuni buoni esempi di quel progetto sono poi scaturite iniziative “virtuose” di privati imprenditori e di amministrazioni pubbliche. Le biciclette in uso gratuito ai clienti, anche dall’affittacamere, non le avremmo trovate oggi se non ci fosse stato una prima azione di sensibilizzazione. Sangalli è giornalista, bene, allora mi dica come far tornare a parlare bene dell’Elba con un intero articolo su La Repubblica senza l’aiuto dei “marchettari”, visto che tra scandali politici e sfighe atmosferiche finiamo sempre in prima pagina per ben altro. Se da soli siamo in grado di produrre una sola notizia positiva degna di una pagina di quotidiani nazionali, ma non ci riusciamo, non è perché non ce ne importi niente, c’è qualcosa che non funziona anche nel nostro modo di comunicare con l’esterno e di smettere di pensare egoisticamente ai propri affari. Ecco, io mi sono semplicemente stufato di aspettare il prossimo arresto, il prossimo squalo bianco, il prossimo incendio, il prossimo suicidio perché l’Elba sia citata positivamente e simultaneamente dalla stampa di destra e di sinistra. Persino Il Manifesto riprese notizie di Elbambiente in almeno 2 articoli. Ovviamente i due miliardi e mezzo erano di lire e non di contatti o articoli, ma poi la pubblicità classica si misura in Grp’s perché è un dato più obiettivo, e le Pubbliche Relazioni in servizi usciti e questi ultimi sono considerati “più attendibili” della pubblicità proprio perché nessun contratto obbliga un giornale come La Repubblica a pubblicare una pagina di plauso all’Isola d’Elba. In ogni caso la pubblicità seria esiste, come in tutti i lavori c’è chi è più onesto, obiettivo e capace di altri. I tempi dei persuasori occulti non ci sono più, e forse non ci sono mai stati, perché la pubblicità può ingannarti una sola volta e in modo palese, con tanto di nome e cognome di chi la commissiona, altrimenti non sarebbe pubblicità. Caro Cesare scrivici un pezzo.


squalo bianco sub

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