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Tiro Fisso: Coluccia, il missionario del Riformismo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 03 dicembre 2004

Egregio Direttore, Per l'ulima volta, perchè quando uno non capisce non capisce. Noi volevamo solo scherzare, prendere un po’ per il culo il politico Coluccia che si è incoscientemente infilato in una sezione DS notoriamente di sinistra per portare il verbo della destra del Partito. La cosa ci ha colpito perché Coluccia ha fatto come quei missionari che andavano fra i cannibali pensando di convertirli ma i selvaggi, naturalmente, facevano il loro mestiere e se li mangiavano arrosto o in brodo con esotiche verdure. E’ stato come se il Procchio fosse andato in trasferta contro l’Atletico Monteverdi e si fosse trovato davanti il Real Madrid. Non c’era partita e il centravanti dei Riformisti ha dimostrato di essere così debole da risultare un autogol. La notizia era questa, Coluccia l’ha voluta caricare di altri significati che a noi non sono nemmeno passati per l’anticamera del cervello. L’ex Sindaco del Coccolo in Su è troppo preso dal suo ruolo di missionario riformista per poter rendersi conto che tutto quello di cui ci accusa non esiste, basterebbe rileggersi quanto abbiamo scritto: non abbiamo assolutamente parlato (o minimizzato) della qualità e serietà del dibattito nella sezione DS di Marciana Marina, abbiamo detto, celiando, che la presenza di Coluccia e la sua verbosità hanno aiutato la Sinistra DS a stravincere 17 a 0, dopo la prima arrabbiatura di Coluccia, ci siamo informati dai nostri amici DS di Marciana Marina e, a quanto pare, ha votato per il Correntone di Mussi anche chi, all’altro congresso DS, aveva votato per Fassino! Scherzando ci abbiamo preso… invece, Coluccia se la sta prendendo a morte, la butta in politica e filosofia, non sta allo scherzo e si arrabbia come una bestia. Insomma, non abbiamo sbeffeggiato i DS, sencaso abbiamo preso per i fondelli Coluccia, oppure il diessino Coluccia crede di essere e rappresentare i DS tutti? Stà dimostrando di non solo di non avere un briciolo di autoironia ma anche di non capire, e chi non capisce non è di solito un buon politico, per questo poi perde e deve affidarsi a quanto scrive un suo avversario (l’ottimo Spataro che su Elbareport demolisce in briciole le tesi del riformista Coluccia) o inventarsi giochi delle tre carte e bande di ossessionati. E tutto questo spreco di energia e di meningi solo per giustificare quella che, Tiro Fisso o meno, è comunque stata una spassosa, clamorosa ed irresistibile debacle colucciana.


Mirino

Mirino