Tiro Fisso, esperto del gioco delle tre carte, dove la regola è tentare di confondere non solo chi vi partecipa, ma anche chi vi assiste (in questo caso il lettore), nella sua risposta cerca di cambiare le carte in tavola (altro modo scorretto di giocare), nel senso che dopo aver lanciato il sasso nasconde la mano (no….ma io scherzavo….). Si legga allora la cronaca congressuale del compagno Alessio Spataro, di Marciana Marina, dal significativo titolo “…adesione critica e ragionata alla mozione Mussi” nella quale, a differenza di quanto sostenuto da Tiro Fisso che riconduce l’adesione ad una reazione “prepolitica” alla mia presenza ed alla lotta all’ultimo coltello nei ds elbani, tra radicali e riformisti, espone, con molta chiarezza e ricchezza di argomentazione, le ragioni della posizione congressuale a favore della mozione Mussi; Tiro Fisso ritiene che anche Spataro debba prendersi una camomilla per il fatto che abbia ritenuto, a scanso di ricostruzioni infedeli della discussione congressuale a Marciana Marina, intervenire per difendere la motivazione di una posizione? Forse è Tiro Fisso a dover recuperare obbiettività, correttezza e calma (credo che anche “il ricco” Mazzantini, per il quale io sono “povero” perché vittima di un complotto congressuale, stessa tesi di Tiro Fisso, avrebbe potuto fare lo stesso, invece di assumere posizioni “aventiniane” o da “senso di colpa”, portando il suo contributo alla discussione). Criticare impropriamente e falsamente, con atteggiamento da sinistra salottiera, una discussione congressuale dove, al contrario, si è espressa una concezione ed una pratica alta della politica, come momento di “partecipazione, libero confronto tra persone, responsabili e coscienti di quanto sostengono” non la considero cosa da sottovalutare e sbeffeggiare. Per cui io sono calmissimo e reinvito Tiro fisso a liberarsi dalle ossessioni, in e della politica e se ha un po’ di tempo a partecipare, a scopo terapeutico, a qualche congresso di sezione, forse imparerà ad apprezzare il fatto che esiste un partito, una sinistra, che vive ancora come libera associazione di persone, che discute dei problemi dell’oggi, delle sue contraddizioni, degli ideali e dei valori, delle possibili soluzioni, che confronta le proprie opinioni e che decide altrettanto liberamente.
fassino piero