Giancarlino è un tipo tranquillo e di buona indole che ha però una caratteristica particolare: forse per una forma di timidezza parla pochissimo, sempre con un filo di voce e senza variazioni tonali. Capire cosa dice non è mai molto agevole, e se per caso a disturbare l'audizione c'è un qualsiasi altro rumore, quello che viene emesso da Giancarlino viene captato, da orecchie disabituate alla decriptazione, come un inintellegibile brusio: "Memé-psipsì-miao-psipsì-me-br-mmm-te-vvv-ccium" che disorienta non poco l'interlocutore (si fa per dire). Giancarlino ha un amico un portoferraiese conosciuto non con uno, ma con due diversi soprannomi: il patrionimico (no Assessore un patrionimico non è un feroce avversario dell'Italia)"Spirito" ed il l'archeocalcistico "Piola", e un giorno che i due decisero di accettare l'invito a farsi scarrozzare in macchina da un rufolacervelli, di cui taciamo l'identità in ossequio alle norme sulla privacy, limitandoci ad accennare al fatto che parteggia politicamente per la Lega ed ha grandissime (ed incomprese dal volgo sciocco) idee progettuali sulle megastrutture indispensabili all'Elba (aeroporti intercontinentali, pontili turistici non galleggianti ma sorretti a pelo d'acqua da mongolfiere, poligoni per la messa in orbita di satelliti e per il recupero di politici in orbita, lumacodromi e allevamenti di canguri di mare, tonni rampichini e giraffe muflonate). Orbene la immaginifica guida dell'automedonte fu brutalmente interrotta da un paracarro che proditoriamente traversò la strada e i tre amici finirono al pronto soccorso. La scena che ivi si svolse fu la seguente: Giancarlino e Spirito, feriti anche se non in modo grave, erano stati sistemati su due lettini contigui ed erano sottoposti alle cure del personale ospedaliero. Un medico chiese a Giancarlino che cosa gli era successo, per rendersi conto se il paziente era lucido e compos sui (eh no Presidente il Compos Sui non è un fertilizzante ricavato dai maiali!). Naturalmente Giancarlino rispose: "Memé-psipsì-miao-psipsì-me-br-mmm-te-vvv-ccium la macchi... bum!" Il medico aggrottò la fronte e disse agli infermieri: "Oh ..questo è sotto shock..straparla..." Ma fu immediatamente avvertito dell'errore diagnostico dal letto accanto dal quale Spirito avvertì: "No dottore guardi che fa sempre così ... è così di suo!"