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Calma e gesso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 01 dicembre 2004

Egregio Direttore, Madonna, come s’è incavolato il Compagno Coluccia! Secondo noi si prende troppo sul serio, rischia di diventare il “Lecciso” della politica elbana. La mancanza di umorismo può uccidere la capacità di comprendere cosa succede intorno, gonfia l’ego come uno Zeppelin e fa credere di essere bravi e di avere ragione anche quando nessuno ci da retta, poi subentra il complesso dell’incompreso e il passo successivo è quello della sindrome della vittima di una “banda di ossessionati”. Coluccia si sbaglia, non ci preoccupa né ci ossessiona (in questo caso ci saremmo già rivolti al servizio di igiene mentale della ASL per una terapia di gruppo), al contrario ci diverte molto, ed esercita su di noi (lo ammettiamo) una perversa fascinazione, col suo verboso agitarsi politico senza nulla concludere: dalle elezioni di Rio Elba, al congresso DS di Marciana Marina, al madrinaggio del clamoroso insuccesso dei riformisti che si profila nell’isola patria e laboratorio di quello che Coluccia definì “centrosinistra espanso”. Ma Coluccia è destinato a continuare in questa serie di gloriosi insuccessi, se non riesce a distinguere una leggerissima e innocua presa per i fondelli da un complotto antiriformista che potrebbe avere nefaste conseguenze “ed alimentano divisioni e distorsioni della realtà, nei rapporti e nelle relazioni umane, talvolta tragiche; portano ai demoni (gli avversari), ai complotti” (boom!!!…addirittura!). Non faccia anche lo sbaglio di sopravvalutarci il Compagno Coluccia: siamo dei miseri fuorilegge mediatici, dei giocolieri di parole che contano ancor meno dello spazio di una pubblicazione su Elbareport, non siamo mica al Zarqawi e l’Esercito per la Liberazione dell’Islam… Egregio Direttore, ci rivolgiamo anche a Lei con una prece: non sia così burbero con l’ex Sindaco del Coccolo in Su, cerchi di fargli capire con comprensiva dolcezza che siamo innocui e pacifici pacifisti, non vorremmo che qualcuno prendesse sul serio le elucubrazioni colucciane e mandasse il controspionaggio militare a controllare la redazione alla ricerca delle nostre missive e del nascondiglio di Bin Laden. Coluccia si calmi, tiri in bel respiro, beva un secchio di camomilla fumante e prenda esempio dal Professor Tanelli: ha avuto con noi un durissimo scambio di opinioni sul Parco, ma poi ha chiuso la polemica capendo che, comunque, aver a che fare con Tiro Fisso è un gioco, anche se forse è stato un gioco un po’ doloroso. Anche perché, se fosse una cosa seria, non ce la prenderemmo certo con Coluccia.


Mirino

Mirino