Torna indietro

Durissimo attacco dei Verdi alla gestione del Parco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 30 novembre 2004

E’ sotto gli occhi di tutti la scandalosa situazione in cui versa il Parco dell’Arcipelago. E’ altrettanto evidente che l’ennesima riconferma del Commissario attuale, per altri sei mesi fa comodo a più di un soggetto. Sarebbe opportuno che le forze politiche e le istituzioni prendessero atto di tale situazione attraverso l’elaborazione di una proposta alternativa e forte, senza gli incredibili giochi di equilibrismo che abbiamo visto durante la recente nomina del Presidente della Comunità del Parco. La regione, attraverso l’assessorato competente non sembra aver gestito nel migliore dei modi questa partita, non ha giocato quel ruolo che nel passato aveva consentito l’istituzione dell’area protetta, ed è responsabile quanto le forze politiche di centro sinistra, incapaci di elaborare una proposta comune e forte, della pesante situazione nella quale si trova il Parco Nazionale. Tutti i cittadini dell’Arcipelago hanno il diritto di chiedere che il Parco non finisca per essere quello che tutti noi che lo abbiamo sostenuto non volevamo e non vogliamo: un inutile "carrozzone mangiasoldi". Infatti, negli ultimi 2 anni il Commissario si è occupato perlopiù di annunciare progetti senza attivarne alcuno oltre assegnare consulenze tanto remunerative quanto ingiustificate: i consulenti a contratto sono, a quanto ci risulta, 15; in numero elevato rispetto alle carenze di organico che risultano di sole 5 unità e alla mancanza di progetti elaborati direttamente dall'Ente. Si tratta di centinaia di migliaia di euro sprecati ogni anno; in particolare, a giudicare dai risultati, si sono dimostrate inutili le risorse economiche investite nei compagni di partito del Commissario incaricati per i rapporti con le associazioni venatorie (addirittura un consulente ad hoc) e per la gestione delle isole minori. Sicuramente esose (3.500 Euro mensili), inoltre, le superconsulenze di Tallarico e Vivoli. Ci chiediamo cosa abbiano prodotto questi consulenti e ci auguriamo che la paventata riduzione (purtroppo per i parchi che funzionano) del 20% dei trasferimenti ordinari del Ministero dell'Ambiente ai Parchi Nazionali costringa il Commissario a limitare questi vergognosi sprechi. Per quanto riguarda il territorio, lo scopo principale per cui esiste il Parco, tutti possono costatare la gravità della situazione: sentieristica abbandonata, case del Parco chiuse in bassa stagione (primavera e inizio estate), cartellonistica devastata, aree attrezzate degradate, isole minori del tutto trascurate, scarse attività promozionali (sito internet pessimo come indicato nel 2° rapporto sul turismo natura realizzato dall'Ente Nazionale Italiano per il Turismo), Piano e Regolamento del Parco non ancora approvati, per non parlare dei tanti interventi annunciati ma non ancora attivati. A tal proposito le recenti dichiarazioni del Commissario relative all' ex Caserma della Finanza destano sconcerto: ".dopo circa due anni di lavoro e di contatti estenuanti con l'Amministrazione Comunale di Portoferraio, il Ministero dell'Ambiente e il Demanio i progetti di messa a norma dell'intero edificio potranno da subito cominciare ad essere eseguiti.". Infatti, non sembra corretto imputare a Ministero, Demanio e Comune di Portoferraio ritardi nella realizzazione di un progetto che, come annunciato dallo stesso Commissario, era finanziato e cantierabile già nell'ottobre 2002. Da quella data, ad oltre due anni dal suddetto annuncio, a dimostrazione dell'incapacità amministrativa del Commissario, niente è stato fatto. Identica la situazione per la casa del Parco e i punti di ormeggio a Pianosa, per la riqualificazione dell'ex Tonnara dell'Enfola e per il recupero della zona umida di Mola, tanto per citare i progetti più significativi. La latitanza delle comunità locali, Comuni, Regione e Province, chiamate alla redazione del Piano Pluriennale Economico e Sociale, ha fatto il resto. Crediamo che questa gestione commissariale stia facendo perdere molte opportunità alla gente e al territorio dell'Arcipelago Toscano.


Panorama norsi?

Panorama norsi?