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Controcopertina - Mazzantini: No all’inceneritore, si alla raccolta differenziata

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 06 febbraio 2003

Alcuni Comuni elbani, ed in particolare Campo nell’ Elba e Porto Azzurro, indicati dagli Enti Locali elbani come capifila per lo smaltimento comprensoriale dei rifiuti, hanno ipotizzato il trasferimento degli impianti del Buraccio a Literno con la realizzazione di un ‘termovalorizzatore’, cioè un inceneritore. Non sono per principio contrario alla termovalorizzazione dei rifiuti, che in determinate condizioni socio-ambientali possono essere parte della soluzione del problema rifiuti, ma l’ipotesi di un nuovo inceneritore all’Elba mi lascia fortemente perplesso. L’esperimento fallimentare della Daneco-Waste Menagement Italia ed il malfunzionamento del termovalizzatore del Braccio dimostrano che la gestione di un impianto di questo genere è problematica in una piccola realtà come la nostra che non consente una gestire a regime per tutto l’arco dell’anno, con punte massime e minime di conferimento dei rifiuti inconciliabili tra loro Inoltre, con questa nuova ipotesi dei Comuni, che prevede anche la costituzione di un Ambito Territoriale Ottimale autonomo per l’Elba, si rischia di vanificare il percorso costruito da Provincia e Regione (e che sembrava condiviso dai Comuni) che investiva risorse sulla raccolta differenziata e il compostaggio , in modo da ridurre velocemente del 15/20% i rifiuti da conferire in discarica. Una proposta che recepiva quanto richiesto più volte dagli Albergatori Elbani e dalle altre Associazioni di categoria, dal Sindacato e dalle Associazioni Ambientaliste e che sembrava sostenuta anche da diverse forze politiche e da alcuni Amministratori Comunali che si sono espressi più volte contro un inceneritore all’Elba. Rimettere in discussione questo progetto (ed i finanziamenti) significa rischiare una nuova emergenza rifiuti per la prossima estate. Inoltre, non si capisce bene come possa convivere la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione a Literno con la costruzione, esattamente nella zona della discarica fino ad oggi bonificata, di un canile comprensoriale (ma si parla anche di una “pensione” canina) che, oltre che agli animali, dovrebbe ospitare anche i volontari ed il personale che lo dovrebbe gestire ed essere frequentato da chi vuole ritrovare o adottare un cane.


Mazzantini + piccola

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