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Zini a Martini: un errore uscire dall'ESA - per ora Portoferraio paga e quindi decide

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 27 novembre 2004

Caro Sindaco, Ho letto con grande sorpresa e sincera amarezza la lettera che ci hai fatto recapitare in occasione dell’Assemblea ESA del 25 novembre u.s.. Non comprendo i motivi di questa polemica che tende a far apparire il rinnovo del C.d.A. e la nomina del nuovo Presidente di ESA come una imposizione del Comune di Portoferraio a dispetto di tutte le professate aperture fin qui fatte dalla nostra Amministrazione. Addirittura Tu arrivi a utilizzare questo evento per mettere in discussione la credibilità e la bontà di quelli che Tu chiami "tavoli di concertazione" avviati fra tutte le istituzioni e diversi soggetti della società civile. Mi sembra francamente un po’ troppo , anzi lo considero un giudizio piuttosto grave. Il percorso unitario e di collaborazione che i Comuni, insieme ad altri Enti, sono riusciti a fare fin qui dopo le elezioni, è forse l’aspetto più positivo e più innovativo delle nuove Amministrazioni, e questo a prescindere dalle colorazioni politiche. Come ben sai una parte importante di questo percorso unitario ha riguardato proprio la gestione dei rifiuti. Grazie all’impegno di tutti, del nuovo assessore provinciale Guerrieri e anche Tuo personale, che Ti ho sempre riconosciuto, potremmo giungere presto ad un rinnovato accordo che contenga una piena condivisione di alcuni punti fondamentali della gestione del ciclo dei rifiuti all’Elba, nell’ambito del Piano Provinciale: progetto molto avanzato delle raccolte differenziate per l’intero territorio; realizzazione di un nuovo lotto in ampliamento alla discarica del Literno; realizzazione del revamping al Buraccio e messa a regime dei due impianti; riconoscimento ai Comuni di Porto Azzurro e Campo nell’Elba di una royalty; conferma di ESA S.p.A. quale soggetto gestore unico con l’impegno di tutti i Comuni a sottoscrivere contratti di servizio per lo smaltimento. Tutto questo si può e si deve fare per il bene delle nostre Amministrazioni ma soprattutto per le tasche dei cittadini e delle imprese. So per certo che ne sei convinto anche tu. Ma veniamo ad ESA che ha rappresentato il motivo della Tua presa di posizione. La mia convinzione, personale, ma anche dell’Amministrazione di cui faccio parte, è che ESA diventi veramente la società partecipata effettivamente da tutti i Comuni Elbani. Così fu giustamente pensata ma così ancora non è. La mia coerenza con questo punto non credo possa essere disconosciuta. In tanti passaggi fin dalla mia prima uscita come amministratore pubblico, nel luglio di quest’anno, ho sempre fortemente posto questa volontà. Però, caro Martini, chiariamo alcune cose: oggi ESA è partecipata al 99,70% da Portoferraio e per il rimanente 0,30% dagli altri Comuni escluso Campo nell’Elba; ESA S.p.A. vale oggi nel Bilancio di Portoferraio oltre 4.000.000 di Euro, cioè non è esattamente un bruscolino; Credo che sia logico, normale oltre che corretto, sia dal punto di vista amministrativo che politico che, in una tale situazione, il Comune di Portoferraio abbia il controllo sulla gestione della società attraverso persone di fiducia, di esperienza e che risultano in sintonia con gli indirizzi politico - programmatici dell’Amministrazione. Questo è precisamente il senso dell’operazione rinnovo degli organi di Amministrazione di ESA che abbiamo fatto. Peraltro contestualmente abbiamo definito che: Si riconosce la buona gestione del precedente C.d.A. mediante la riconferma in qualità di amministratore del Presidente uscente, Sig. Chiappo; Si rinnova la richiesta agli altri soci di entrare con un loro rappresentante nel C.d.A. attraverso un ulteriore ampliamento a 13 della composizione del medesimo, seppure questo non sia assolutamente obbligatorio come tu dici, nella situazione data; Ad avvenuta attribuzione e distribuzione delle quote sociali come previsto, rimane chiaro ed indiscutibile che la composizione del C.d.A. dovrà rispettare la proporzionalità dell’assetto proprietario. Concludo allora, caro Sindaco, invitandoTi a soprassedere dai propositi di eventuale disimpegno e/o uscita da ESA. Semmai mi auguro un impegno ancora più forte del Tuo Comune e di tutti gli altri per il conseguimento degli obiettivi che insieme ci siamo posti, A presto, cordialmente.


angelo zini quadrato

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