Il turismo elbano è anemico: troppo basso il rapporto qualità-prezzo dell’offerta rispetto ad altre località concorrenti. La malattia riguarda soprattutto il settore extra-alberghiero, il sistema delle seconde case, della ristorazione, dei trasporti marittimi. I sistemi, quando ci sono, non sono integrati tra loro. Lo dicono indagini di mercato della Regione Toscana. Sbiadita anche l’identità locale, un pallore pericoloso che potrebbe farci diventare una tra le tante isole del globo. Per questo la Regione ha deciso di investire risorse straordinarie per rilanciare uno dei suoi più importanti settori dell’economia turistica legata al mare. L’assessore regionale al Turismo, Susanna Cenni, affiancata dall’Assessore provinciale Bonsignori, dopo il lungo giovedì elbano d’incontri con le istituzioni pubbliche, le associazioni di categoria e gli imprenditori, per promuovere le linee strategiche del progetto regionale per l’Arcipelago Toscano, è abbastanza soddisfatta: “Mi sembra che la voglia di mettersi a lavorare per un salto di qualità ci sia. Penso – ha sottolineato – che ancora non ci sia piena consapevolezza del fatto che le rendite di posizione sono assolutamente finite e che occorra riposizionarsi. Per ora il sistema non si è messo in moto”. Investire sull’identità del luogo, valorizzare ciò che caratterizza unicamente l’ Elba e l’Arcipelago “c’è un Parco di straordinario valore – ha detto l’assessore Cenni – che non si vede, che non viene pienamente utilizzato”. Nell’incontro della mattina nella sala della Provincia erano presenti i rappresentanti di tutti i comuni elbani, della Comunità Montana, il Commissario del Parco. L’assessore ha spiegato che il “Progetto Elba” non significa che sia tutto da rifare, ma che occorre fare un salto di qualità per diversificare l’offerta, investire sulla sostenibilità, migliorare l’immagine e soprattutto integrare le politiche d’intervento. Come e quanto la Regione interverrà finanziariamente dipenderà dalla validità e portata del progetto che l’Elba, nel rispetto delle sue autonomie locali, sarà in grado di presentare. L’assessore Bonsignori, rimarcando il pieno sostegno della Provincia a questo tipo di progetto “aperto”, ha fatto riferimento alla necessità di inserire degli indicatori di qualità, per far sì che quest’ultima non sia soltanto un valore soggettivo e mutevole. L’iniziativa della Regione potrebbe avvalersi di quegli strumenti che sul territorio si sono già attivati in questa direzione: i tavoli di concertazione promossi dal comune di Portoferraio e dalla regia della Comunità Montana che, con il Presidente Alessi e l’assessore Simona Galerotti, ha già cominciato a svolgere un ruolo di coordinamento tra i vari soggetti. Durante la mattinata si è spesso fatto riferimento alla manifestazione “Elba Cup” che dopo 3 anni di diretto intervento della Regione, quest’anno sarà aperta all’iniziativa di privati e istituzioni locali. Nel pomeriggio gli assessori di Provincia e Regione hanno ascoltato gli interventi delle varie associazioni di categoria, raccogliendo le varie proposte. Paolo Franceschetti ha lanciato diversi spunti per ottenere un importante calendario di manifestazioni sportive out-door, mentre Robert Martorella per il consorzio Impresafutura, ha chiesto di attivare un progetto- pilota per conoscere meglio la ricettività non ufficiale, di istituire un osservatorio economico e soprattutto, riferendosi a tutti gli operatori, ha ribadito la necessità di imparare a progettare. Il vicepresidente dell’Associazione Albergatori Francesco Paladini ha rimarcato il problema della mancata cura del territorio, delle strade dissestate, dei sentieri maltenuti. Giovedì prossimo è previsto un incontro in Comunità Montana con tutti i rappresentanti dei Comuni per tentare di far partire in tempi brevissimi i lavori: “analizzeremo i vari progetti che saranno proposti – ha detto l’assessore al Turimo della CM - l’importante è che ci sia l’elemento di collegialità”. Come ha detto il direttore dell’APT Umberto Gentini: “occorrono progetti di un certo livello, che rispettino tutte le volontà, perché l’Elba è diventata individualista, egoista e anche un po’ arrogante”.
Portoferraio golfo con barche dal reciso
Cenni Bonsignori
Regione Schezzini