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Le perplessità di Cesare Sangalli su Franceschetti ed Elbambiente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 27 novembre 2004

Caro Sergio, non ho il piacere di conoscere Paolo Franceschetti, e confesso la mia sostanziale ignoranza sul progetto "Elbambiente". Dieci anni di giornalismo però mi hanno abituato alla distinzione fra informazione e marketing, purtroppo mescolati troppo spesso da colleghi disinvolti (leggi "marchettari"). Ora, a parte le perplessità da lettore comune (due miliardi e mezzo di citazioni mi sembrano davvero uno sproposito, forse ho capito male), continuo a chiedermi chi è che "ha visto un altro film", come si dice, in questi dieci anni. Anche se ormai da tempo (troppo) non vivo più all'isola, l'idea dell'Elba modello turistico per mezza Italia (ed Europa) mi sembra davvero una bufala buona solo per qualche pubblicitario. O forse, lo ripeto, ho frainteso completamente il senso di quanto è stato scritto. "Il bidone dell'olio a Campo..", la raccolta differenziata, le biciclette? Ma di cosa stiamo parlando? Per vedere quanto è avanzato il nostro sistema alberghiero basta cercare un hotel con i servizi per disabili. Io l'ho fatto per un mio amico, e posso garantire che alcuni dei pochissimi alberghi "predisposti" (cioè che ostentano senza vergognarsi il bollino con la carrozzella nei dépliants turistici) non hanno la più pallida idea di che cosa siano servizi accessibili per un disabile, che in Inghilterra trovavi dieci anni fa anche nel più fumoso dei pub. E' solo per fare un piccolo esempio. Si potrebbero anche citare le percentuali più basse d'Italia (perfino Foggia fa meglio) nella raccolta differenziata. Ma il discorso si farebbe davvero troppo lungo. Mi limito a dire che trovo "abbastanza simbolico" che il panegirico del progetto "Elbambiente" sia nella stessa pagina web di "Elbareport" che riporta in apertura le date degli sviluppi processuali degli ultimi, clamorosi scandali edilizi. Per sfortuna dei pubblicitari, dei giornalisti compiacenti e dei politici maghi del consenso, "i fatti sono testardi". Cesare Sangalli Caro Cesare Per fortuna stavolta hai proprio torto. Paolo Franceschetti è un ex-pubblicitario che da molti anni ormai ha cambiato professione e fa il commerciante all’Isola d’Elba. Paolo è una persona seria e positiva, oltrechè dotata di una forte sensibilità ecologica. Ha riscosso anche uno straordinario successo nelle ultime consultazioni elettorali, e nonostante fosse presentato da una piccola formazione politica come quella dei Verdi, se non avesse successivamente rinunciato alla carica in favore di altri, sarebbe un consigliere della Provincia di Livorno. Ultimamente Franceschetti si sta occupando di un interessantissimo progetto promozionale sugli sport out-door che vengono praticati all’Isola d’Elba. E passiamo ad “Elbambiente”, operazione sulla quale una risposta articolata potrebbe esserti fornita sia dai dirigenti nazionali che da quelli locali, ma sulla quale (all’epoca facevo politica piuttosto attivamente) forse qualcosa posso raccontarti anche io. Fu davvero quello un momento di felice sperimentazione, un patto tra la più importante associazione ambientalista (dell’Arcipelago e d’Italia) con la più importante categoria economica isolana che veniva legata ad un impegno di comportamenti imprenditoriali sempre più ambientalmente sostenibili. I due miliardi e mezzo a cui si faceva riferimento nell'articolo non erano citazioni e neppre "contatti" generati da Elbambiente (per arrivare a certi numeri occorrerebbe interessare popolazioni che tutto hanno a cui pensare fuorchè ad una vacanza all'Elba), ma il valore pubblicitario (in lire) della campagna promozionale dell'immagine dell'Elba derivante dalla vastissima eco che ebbe il progetto Elbambiente e per la quale, in pratica, nessuno all'Isola cacciò una lira. Ma quel cammino virtuoso iniziato con incoraggianti risultati fu bruscamente interrotto, quando l'Associazione Albergatori si schierò (davvero poco oculatamente) con il movimento antiparco, costringendo Legambiente a rompere l'accordo togliere il suo marchio e la sua collaborazione. Uno strappo violento che necessitò poi di diversi anni per essere ricucito. Ricapitolando: Franceschetti non è un peracottaro ed Elbambiente non era una foglia di fico. Spero te ne rallegrerai.


la foce campo panorama spiaggia

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