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8 Febbraio si discute sul rinvio a giudizio per Ageno & C. Nuovi fronti d'indagini?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 24 novembre 2004

Un'altra tappa fissata (8 Febbraio 2005 - discussione delle richieste di rinvio a giudizio) per la storia che ci pare infinita (ma siamo poco adusi ai tempi della Giustizia) del cosiddetto caso "Affari e Politica a Portoferraio". Una tranche di Elbopoli che aveva condotto in carcere in custodia cautelare per periodi diversi l'Ex Sindaco Giovanni Ageno il figlio Nicola Ageno (progettista) l'architetto Sandra Maltinti (Tecnico Comunale) L'ex-Assessore Alberto Fratti e gli imprenditori Tiziano Nocentini e Marco Regano, oltre quattro persone più marginalmente coinvolte che furono denunciate a piede libero: fratelli Enrico e Giuseppe Cioni (imprenditori) l'allora segretaria comunale Annunziata Fusco e l'ex Consigliere Comunale Annalisa Di Pede. Ma trapelano anche voci dalla procura livornese secondo le quali il Dottor Roberto Pennisi (che nel frattempo ha anche mandato i Carabinieri a sequestrare altri documenti),oltre che martellare sul filone d'indagine delle vicende urbanistiche portoferraiesi sia partito in caccia per qualche controllino su un obiettivo elbano difficile da perdere per la sua facile individuazione olfattiva e per la enormità delle cifre che ci sono ruotate intorno. Non abbiamo elementi di certezza ma non si può certo escludere che si voglia vagliare la vicenda del Buraccio ed all'impianto per il trattamento rifiuti di cui avemmo casualmente a scrivere appena qualche giorno fa: "Tralasciamla vicenda del contenzioso sull'acquisto del Buraccio dalla Daneco e del lodo per brevità, e perchè ci auguriamo che prima o dopo qualcuno studi in maniera approfondita l'intera vicenda, sul perchè la comunità elbana, per rilevare quel capolavoro d'impianto, ha rischiato di scucire 23 miliardi per poi pagarne mi pare 15 quando qualcuno ci aveva detto che battendo altre strade si poteva pagarne molti meno....." Chissà che non si riesca a breve a capire qualche cosa di più sulla breve ma tormentosa storia del commissariamento regionale della partita rifiuti affidato all'Ingegner Della Lucia (persona di solida competenza tecnica e moralità) un esponente di Forza Italia che stava lavorando cosi bene e vantaggiosamente per la comunità che fu immediatamente affondato da un siluro (o un iceberg) proveniente dalla suo parte. Ma sono solo congetture come quelle (sempre nel vecchio articolo) che riguardavano le magnifiche sorti successive dell' ex presidente della Munifica Finanziatrice della campagna elettorale del Polo, Waste-Daneco (proprietaria dell'impianto del Buraccio) ed ex ambientalista della defunta Kronos Paolo Togni, schierato dalla parte di A.N. che venne, Berlusconi imperante,nominato Capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente: anche qui niente da eccepire, è un Tecnico aveva esperienze nel settore.... Ma di congettura in congettura perchè non pensare che qualche "vascello" di Pennisi non sia destinato ad approdare in un luogo canonico come le aree portuali? Tutto il Caso-Portoferraio è giusto ricordarlo iniziò a venire alla luce su operazioni non proprio cristalline tentate in S.Giovanni, su aree retrostanti il porto-mostro che gli interpreti della Via Betoniera all'urbanistica intendevano realizzare. Certo, chi vivrà vedrà, ma abbiamo l'impressione che si prepari un inverno calduccio (meteo a parte).


ageno fratti

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