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Capraia: Stefano Bellani campione del mondo di pesca subacquea in apnea

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 21 novembre 2004

Dopo i numerosi successi degli atleti toscani alle Olimpiadi di Atene, arriva quello di un altro atleta, da tempo residente nell’Arcipelago Toscano. Un altro sub delle Isole di Toscana che dopo gli elbani Carlo Gasparri e Renzo Mazzarri consegue un titolo mondiale in una difficile disciplina sportiva. Si chiama Stefano Bellani, è nato a Livorno 38 anni fa, e risiede proprio all’Isola di Capraia. Dalla scorsa settimana è Campione del Mondo di pesca subacquea in apnea. E’ dal 1989 nella squadra nazionale, e vincendo gli Italiani nel ’91, inizia la sua ascesa a quel titolo sognato, diventando campione del Mondo a squadre nel ’92, campione Europeo Euro-Africano individuale e a squadre nel 2001, e Campione del Mondo assoluto nel 2004 in Cile. Unico Italiano a vincere nello stesso anno 2 titoli, perché quest’anno vince sia quello Italiano che quello Mondiale. Ci si può chiedere come possa essere successo, dato che l’Isola anche a mare possiede norme ristrette di salvaguardia ambientale. Stefano ci racconta che il suo allenamento non avviene solo in acqua, ma anche in terra, giornalmente fa la cyclette e la corsa sulle strade-mulattiere dell’Isola per migliorare o mantenere la prestazione fisica, e poi con le immersioni, in Capraia, nelle zone limitate al di fuori del perimetro del Parco, e in Corsica, per migliorare la tecnica ed osservare i comportamenti dei pesci. “La pesca subacquea in apnea è l’unico tipo di pesca che ti dà la possibilità di scegliere il pesce da pescare, lo vedi in faccia anche se per pochi secondi, e la bravura sta proprio in questo ricercare l’animale più grosso o comunque più valido perché le gare prevedono regole rigide del tipo di pescato, che limitano le specie e il loro peso, mettendo duramente in difficoltà l’atleta”. “Per questo Campionato Mondiale…”, Bellani continua a raccontarci “la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea FIPSAS, ci ha dato la possibilità di prepararci e di organizzarci al meglio: due sono stati i viaggi di 15 giorni l’uno per apprendere meglio le conoscenze del territorio e il comportamento della fauna marina locale, e al momento della gara avevamo i nostri barcaioli e le nostre barche….”,“In Cile ad Iquiqa, la visibilità in acqua è stata sempre pessima, niente a che vedere alle nostre acque, con temperature molto fredde che si aggirano intorno ai 13/15 gradi, e questa conoscenza mi ha permesso di vincere la gara il 1° e il 2° giorno, cambiando zona e ricercando il pesce che mi era più congeniale.” Sicuramente uno sport molto individuale, portato avanti da persone che vivono in mare molto del loro tempo, dove l’euforia del risultato rinfranca dell’impegno dato e dei pochissimi proventi economici, per lo più usati nelle trasferte di queste manifestazioni.


stefano bellani campione mondo pesca subacquea apnea

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bellani 2

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