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La Pirelli e altre multinazionali comprano il Capannone ENEL del Porto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 21 novembre 2004

L’11 novembre il sito www.infomanager.it dava notizia che “In data 30 settembre 2004, Spazio Industriale 2, joint venture tra Pirelli Re (25%) e Soros Real Estate Investors (75%), ha finalizzato l’acquisizione da New Real (veicolo controllato dal fondo Db Real Estate Global Opportunities, gestito da Deutsche Bank, e da Cdc-ixis) di 26 immobili ex Enel, per un importo di circa 93 milioni di euro” l’informazione è tratta direttamente dalla “Relazione Trimestrale al 30 Settembre 2004” della Pirelli & C. S.p.A. – Milano. Fonti Enel sentite da LEGAMBIENTE assicurano che tra i 26 immobili acquisiti da “Spazio Industriale 2” ci sarebbe anche il grande capannone dell’Enel di Portoferraio nella zona del Porto, confermando così una voce che circolava da qualche giorno. Il gigantesco stabile era in vendita per circa 960 milioni delle vecchie lire e il Comune di Portoferraio aveva tempo fino al 26 luglio per esercitare il diritto di prelazione. Si tratta di un edificio con caratteristiche di archeologia industriale posto in un’area delicatissima, di grande pregio e che potrebbe attrarre notevoli interessi edificatori e speculativi. Il preoccupante Regolamento Urbanistico di Portoferraio, all’art. 55 – Porto -, prevedeva in quella zona di abbattere immobili per ottenere mq. 12.400 da recupero. A luglio, LEGAMBIENTE, aveva chiesto alla nuova Amministrazione portoferraiese di esercitare il diritto di prelazione per creare un’area di ricucitura e valorizzazione urbana tra l’area ex-ATL e quella ex-ENEL, costituendo così una zona pubblico-privata di servizi di qualità. Vista la splendida ubicazione del capannone ENEL, posto proprio sopra le rocce che sovrastano il molo di arrivo dei traghetti, l'autenticità della sua costruzione che ne fa uno degli esempi più belli di architettura industriale precedenti le prime due grandi guerre e la testimonianza storica di cui questi edifici sono portatori, LEGAMBIENTE chiedeva di costituire all’interno del capannone recuperato un centro polivalente culturale e di servizi. Certo, la difficile situazione economica ereditata dalla nuova Giunta rendeva tutto ciò problematico, ma proprio per questo occorreva mobilitarsi per impedire la vendita e coinvolgere in un progetto ambizioso operatori privati, il mondo della cooperazione, le banche, Regione, Provincia, la stessa ENEL. Ci chiediamo cosa sia stato fatto in questo senso. Vorremmo capire se il Comune sia ancora in tempo a far valere il proprio diritto di prelazione (o se vi abbia già rinunciato) o se intende lasciare una parte di territorio così preziosa per il futuro di Portoferraio in mano a multinazionali che non verranno certamente nella nostra isola a fare beneficenza ed a promuovere la cultura. Eppure i momenti di trattativa con l’ENEL non mancavano certamente, a partire dalla discussione del progetto per la realizzazione del nuovo grande anello di distribuzione dell’energia elettrica ad alta tensione che l’ENEL dovrà realizzare nella nostra isola. Chiediamo inoltre che, se il comune avesse definitivamente rinunciato all’acquisizione del capannone ENEL, di porre ogni vincolo necessario a dare all’area una destinazione pubblica e di servizio per Portoferraio e per l’Elba e a chiarire pubblicamente quali sono le intenzioni dell’Amministrazione Comunale per quello che si preannuncia un difficile confronto con colossi economici (e politici) come la Pirelli e le altre multinazionali interessate all’affare.


capannone enel porto esterno

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capannone enel interno porto

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