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Parco: Bilancio Preventivo 2003

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 26 ottobre 2002

Ci è pervenuta dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano la relazione al bilancio preventivo 2003 dell'Ente, proponiamo ai nostri lettori qui di seguito l’importante documento nella sua versione integrale: Alla scadenza per fine mandato, trascorso anche il regime di prorogatio degli organi istituzionali di questo Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ed in attesa che possano, auspicabilmente, essere concluse le procedure previste dalla Legge 394/91 per la nomina dei nuovi organi gestionali, dopo un primo periodo di amministrazione commissariale svolta dal Dott. Silvio Vetrano, funzionario ministeriale, con DEC/DCN/714 in data 19 settembre 2002 il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio nominava il sottoscritto Commissario dell'Ente, per l'adozione di tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione necessari allo svolgimento della sua attività. Nomina accettata per dovere di servizio verso lo Stato e il territorio dell'Arcipelago, nel massimo rispetto istituzionale e ricercando il contributo di tutti gli enti interessati. In tale contesto corre l'obbligo, entro i termini perentori di legge fissati al 31 ottobre, di procedere all'approvazione del Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2003; strumento finanziario che, per la sua natura squisitamente programmatoria, non può prescindere dall'indicazione delle scelte strategiche di gestione per il futuro esercizio, sulle quali comunque quest'Ufficio ha attivato un preventivo confronto con il Ministero al quale del resto compete l'approvazione definitiva del bilancio, in quanto connessa all'entità dei finanziamenti erogabili che - per i parchi nazionali - costituisce la quasi totalità delle risorse cui commisurare le spese. Una ulteriore annotazione, prima di passare alla illustrazione della struttura del bilancio, va fatta con riferimento ad alcune incombenze che necessariamente dovranno interessare il prossimo esercizio; interventi che, seppur non sempre rappresentati in autonomi appostamenti, influenzano l'entità complessiva della spesa corrente e, precisamente: Esame dei piani strutturali dei Comuni dell'Arcipelago. E' questo un intervento estremamente complesso e delicato cui far fronte, previa riorganizzazione dell'Ufficio Tecnico, con il ricorso ad adeguate capacità tecnico/professionali, preferibilmente in possesso di specifiche conoscenze del territorio. E ciò specialmente per il territorio elbano in considerazione della sua divisione in otto ambiti comunali, i cui strumenti urbanistici non possono che interagire fra loro. Sulla questione questo Ufficio ha anche appositamente rappresentato, a livello regionale, la necessità dell'adozione di opportune determinazioni, nella convinzione che l'approccio alla problematica debba essere complessivo e non parzialmente riferito alle aree perimetrate a Parco. Piano e Regolamento del Parco. L'approvazione di detti strumenti programmatori non è ulteriormente rinviabile, stanti anche gli obblighi temporali di legge. Si dovrà pertanto riprendere il cammino con una attenta rilettura di quanto già predisposto dall'Agriconsulting, incaricata della redazione degli strumenti, per poi dare necessariamente impulso al completamento dell'iter formativo degli stessi. In tale ambito si ritiene indispensabile, per maturità dei tempi, poter addivenire ad un ripensamento della prima perimetrazione decretata all’atto della istituzione del Parco; oggi a tutti i livelli riconosciuta non conforme alla realtà territoriale dei luoghi in quanto tracciata con metodo cartografico ed a distanza. Infatti molte zone di notevole interesse ambientale, culturale e storico non risultano in area protetta, altre non significative ne risultano incluse; ciò è facile avvenga quando le decisioni sono assunte da lontano ed a prescindere dall’apporto partecipativo di chi meglio conosce la realtà dei luoghi e delle cose. Un fatto è comunque incontrovertibile: sussiste la necessità di apportare alla perimetrazione in vigore idonei correttivi che pongano riparo alle illogicità emerse. E mi chiedo se non sia il caso di approfittarne, partendo questa volta anche dalla consapevolezza che lo strumento viene calato in una comunità composita che con esso deve vivere e confrontarsi; e con un senso di rispetto per le reciproche esigenze che – solo superficialmente – possono sembrare antitetiche, contrapposte e separate da distanze incolmabili. Sono convinto di questo perché è storicamente accertato che, in una comunità circoscritta come la nostra, non si può prescindere dalla necessitata complementarietà fra le singole individualità, come fra i gruppi d’interesse che la costituiscono. Per far ciò ritengo sia necessario superare la logica strettamente percentualistica della divisione del territorio in zona soggetta a giurisdizione dell’Ente Parco e zona al di fuori della giurisdizione stessa. Anche perché questa divisione costituì un artificio, non espressamente previsto dalla normativa, ma ideato al solo scopo di venire fuori da una difficile situazione di impasse. La normativa prevede invece, nell’ambito di un territorio dichiarato Parco Nazionale: zone a protezione integrale e zone protette che però permettono l’esercizio di attività compatibili con le finalità del Parco. Dalla Legge Quadro sulle Aree Protette, sono però previste anche le aree contigue che sono istituite dalla Regione Toscana d’intesa con l’Ente Parco e con gli Enti locali interessati, che sono soggette alle normative di carattere generale prescritte per tutto il territorio nazionale, nelle quali si potrebbero sviluppare anche progetti ed attività a supporto delle iniziative dell’Ente Parco e che possono quindi avvalersi del suo marchio e delle favorevoli opportunità concesse a livello nazionale ed europeo. In base a tale logica, si potrebbe consentire – con una concertazione che interessi Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Ente Parco ed Enti Locali interessati – che una ulteriore parte del territorio rientri sotto la giurisdizione dell’Ente Parco, con una zonizzazione che preveda: La zona destinata a Parco Nazionale e costituita da quella parte di territorio che vedrebbe assicurato il massimo grado di tutela ambientale arricchito anche da tutti quei territori di interesse naturalistico, storico e culturale che non risultano inseriti nell’attuale perimetro del Parco; La zona destinata ad area contigua che diventerebbe quindi di sviluppo e di supporto alle attività istituzionali del Parco e nella quale confluirebbe almeno la gran parte del restante territorio. Con tale operazione si potrebbero raggiungere almeno quattro obiettivi di non poco conto: evitare che con la richiesta continuità del perimetro del parco si includano in esso zone non necessariamente tutelabili con forti vincoli, come nell’attuale situazione; la possibilità di riconoscere la protezione ad alcune zone di interesse storico-culturale anche distanti dalle altre zone protette, perché comunque inserite nell’ambito dell’area contigua; consentire una più adeguata politica di piano dell’Ente Parco che, oltre ad azioni di difesa e limitazione, possa espletare – nell’ambito del territorio – anche progetti di sviluppo per l’attuazione delle indispensabili attività di supporto ai propri fini istituzionali ed infine, ma non ultimo, risolvere il problema legato alla tradizionale attività della caccia considerato, oltretutto, che nelle aree contigue è permesso l’esercizio della caccia ai soli residenti. Sfoltimento della popolazione dei cinghiali sul territorio elbano. In questi giorni, con l'ausilio della competente Direzione Generale del Ministero dell'Ambiente, è stato varato apposito piano d'intervento - mediante abbattimenti selezionati - per la riduzione di cinghiali, fonte di notevoli danni alla locale agricoltura ed ai terreni pertinenziali di strutture abitative. Il Piano ha acquisito la collaborazione delle Associazioni venatorie locali e il beneplacito della Coldiretti. Interventi per la sentieristica - Razionalizazione della situazione complessiva al fine di poter disporre di una rete di sentieri che consenta adeguata fruizione delle bellezze naturali dei luoghi in tutte le stagioni dell'anno- Rete cui va apprestata costantemente la dovuta manutenzione, per rendere sempre praticabile il loro uso. Cartellonistica - Questo intervento, collegato con quello precedentemente enunciato, serve per rendere maggiore razionalità all'indicazione dei percorsi, ed è altresì indispensabile per procedere a interventi di manutenzione e sostituzione dei cartelli deteriorati. L'intervento favorisce una maggiore visibilità della zona protetta e una corretta fruizione della stessa. Centro di monitoraggio ambientale E' nelle intenzioni di addivenire, mediante apposito convenzionamento con le Università toscane e nazionali, a introdurre il funzionamento di un idoneo centro di monitoraggio ambientale del territorio di competenza, anche con la realizzazione di punti di telerilevamento; e ciò anche al fine di porre un freno alle irresponsabili abitudini di versamento in mare di liquidi provenienti da operazioni di lavaggio delle stive delle navi, che tanto danno stanno creando all'ambiente marino ed all'immagine turistica dell'Arcipelago. Elba Park point - Si prevede l'allestimento, in zona strategica di Portoferraio, di un centro di informazione e promozione aperto al pubblico con orario prolungato che, oltre ad agire da U.R.P., divulghi opportunamente: le caratteristiche dell'assetto territoriale del Parco, le iniziative assunte per una congrua fruizione dei luoghi, le opportunità offerte dalla zona protetta sia per i residenti che per gli ospiti; il tutto teso alla diffusione di principi di educazione ambientale. Inoltre, come si evince anche dai dati di bilancio, allo stesso è stato iscritto il presunto avanzo di amministrazione di Euro 1.144.123,39. Detto avanzo risulta utilizzato, nei limiti delle disposizioni ministeriali, per il finanziamento di spese in conto capitale. Rispetto a queste ultime appostazioni è opportuno fare alcune annotazioni. sia con riferimento a quelle finanziate con mezzi di bilancio, che a quelle finanziate con i contributi comunitari, statali e regionali. Realizzazione della Casa del Parco a Pianosa Euro 200.000,00 In idonea struttura che, fra quelle esistenti sull'Isola potrà essere messa a disposizione da parte del Demanio, dovrà essere aperta la "Casa del Parco di Pianosa"; luogo che, oltre a costituire il necessario presidio sul posto dell'Ente, dovrà agire come punto di incontro tra i visitatori dell'Isola e il Parco. Progetto pilota di "Conservazione Sostenibile" dell'Isola di Pianosa - Euro 100.000,00 Nell'ambito di un progetto più generale di "conservazione sostenibile" teso sia all'arresto del degrado strutturale verso il quale si è purtroppo incamminata l'Isola, sia alla riproposizione di quelle attività agricole che storicamente hanno interessato il suo territorio, sia ad una compatibile fruizione dei luoghi a fini turistici e di studio, un primo intervento in tal senso potrà essere quello dell'allestimento - come avviene in altre località a livello internazionale - di percorsi subacquei e di snorkeling con punti di ormeggio controllati in alcune zone di mare. Allestimento finalizzato all'attività di visite guidate, in immersione ed in superficie, alla flora e fauna caratteristica di quei fondali marini. Interventi per le isole del Giglio, Giannutri e Capraia - Euro 150.000,00 Anche su indicazione delle istituzioni locali di queste Isole, nell'ambito di progetti più complessivi pluriennali indirizzati al raggiungimento delle finalità della zona protetta, sarà proceduto alla realizzazione di interventi ritenuti prioritari. Progetti: Agenda 21 ed Interreg III per complessivi Euro 20.000,00 Consistono in iniziative di partecipazione a progetti comunitari, nazionali e regionali, che prevedono la possibilità di concorrere a finanziamenti finalizzati ad interventi nei settori: studi per l'attuazione di processi di sviluppo sostenibile; promozione per la cooperazione fra popolazioni transfrontaliere nel campo della protezione e conservazione ambientale. Realizzazione della sede del Parco Euro 700.000,00 ( finanziamento statale) Fin dalla costituzione dell'Ente Parco si è stati sempre alla ricerca di idonee strutture da adibire alla propria sede e ad altri fini istituzionali, per sopperire alla inidoneità dei locali acquisiti in conduzione, alle non conformi esigenze logistiche per la frammentariertà degli spazi e alla esosità delle spese di locazione. Finora, purtroppo nessuna idonea struttura era stato possibile reperire sul territorio elbano. A seguito della dismissione della Scuola della Guardia di Finanza, restano libere nella disponibilità del Demanio alcune strutture in Portoferraio. Ritenendo l'idoneità di detti spazi - previ necessari interventi di ristrutturazione - anche a soddisfare le esigenze dell'Ente, il Ministero ha intrapreso l'iter per poterne disporre del loro uso in concessione. Lo stanziamento allocato in bilancio, per il quale è previsto il relativo contributo statale di pari importo, potrà essere utilizzato - in caso di esito positivo della richiesta - per l'esecuzione di un primo lotto di interventi di ristrutturazione per la realizzazione della sede del Parco. Sistemazione e rifunzionalizzazione interna della ex "Tonnara" dell'Enfola in Portoferraio- Euro 420.000,00 (finanziamento statale) Dopo un primo lotto di interventi di risanamento alla parte strutturale, si rende indispensabile procedere ad ulteriori opere per dare utile funzionalità a detto storico edificio. E’ stato all’uopo allocato a bilancio un ulteriore stanziamento, per il quale sarà fatto comunque ricorso a contributo statale di pari importo. Risanamento zona umida protetta di Mola – Euro 238.000,00 Trattasi di un intervento di riqualificazione e recupero, a fini ambientali, di una importante zona umida, per la cui realizzazione è previsto un contributo regionale in ragione del 60% della spesa. Pertanto è stata allocata a bilancio la spesa complessiva nella parte uscita, nella parte entrata è stato iscritto un contributo di Euro 142.800,00, mentre il rimanente importo di Euro 95.200,00 resta a carico del bilancio del Parco. Progetti di intervento aree marine protette – Euro 2.000.000,00 (finanziamento ministeriale) Il Parco ha presentato appositi programmi di investimento per le aree marine protette individuate dalle leggi n.979/82 e n. 394/91. Si ritiene che nell’ambito di detti programmi, tenuto conto dell’ammontare dei fondi statali disponibili da suddividere a favore di 5 Regioni, possa essere ritenuta conseguibile l’assegnazione a questo Parco della somma apportata in bilancio nelle parti entrata ed uscita. Fatte queste doverose premesse si può passare all'esame, da un punto di vista più squisitamente tecnico-ragionieristico, della struttura del Bilancio Preventivo 2003. CONCLUSIONI A termine della presente esposizione, e tenuto conto del contenuto della relazione al bilancio dell’esercizio in corso, non si può che rappresentare l’esigenza che il 2003 possa costituire una sorta di spartiacque fra: un primo periodo di gestione del Parco finalizzato all’accettazione da parte della popolazione residente della “zona protetta dell’Arcipelago”, ad una fase successiva di condivisione da parte della stessa popolazione delle scelte dell’Ente, che portino al suo consolidamento sul territorio. E ciò nella convinzione che una corretta conservazione e tutela ambientale del territorio, connessa ad un sostenibile sviluppo socio-economico-culturale, possa risultare il miglior investimento, sia per i prossimi anni a venire, che per le future generazioni. In tale intendo, non si può continuare ad assistere all’esclusione di zone protette a mare della più grande Isola dell’Arcipelago, e sono pertanto da assecondare iniziative tese alla proposta di istituire zone protette nelle acque marine prospicienti i propri territori. Il bilancio viene inviato alla Comunità del Parco per il parere di cui all’art.10 della Legge n.394/91 e trasmesso per l’approvazione ai Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e delle Finanze. Sarà sottoposto all’esame del Collegio dei Revisori dei Conti appena detto organo verrà nominato.


Parco porta ingresso

Parco porta ingresso

parco delle ghiaie

parco delle ghiaie

fenicottero rosa

fenicottero rosa

Parco cartina

Parco cartina