Torna indietro

Bracconieri capoliveresi sorpresi dalla Polizia Provinciale nel Parco, a Calamita

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 17 novembre 2004

Erano circa le 22 di giovedì 11 Novembre e gli agenti della Polizia Provinciale di Livorno in servizio all'Isola d'Elba stavano compiendo dei controlli antibracconaggio in località Calamita di Capoliveri in una zona interna al territorio perimetrato del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano dove abbonda la selvaggina (cinghiali,lepri e pernici) quando si sono imbattuti in due uomini che al loro arrivo hanno cercato di darsi alla fuga con la loro auto. Il mezzo, alla cui guida c'era un cinquantaseienne capoliverese, con accanto un compaesano di 61 anni, veniva inseguito per un tratto di strada e bloccato A quel punto il più anziano dei due cercava ancora di sottrarsi al controllo degli agenti fuggendo a piedi nella macchia e gettando via nella boscaglia un fucile da caccia che aveva con sè, tentativo vano perchè tanto l'uomo quanto l'arma venivano presto "recuperati". Da par suo anche il compagno di battuta, rimasto in macchina aveva tentato di sbarazzarsi delle munizioni gettandole dal finestrino dell'auto. Ai due bracconieri sono stati (direttamente o in concorso) contestati diversi reati: dalla violazione della legge 157 (per l'esercizio abusivo della caccia), alla non osservanza della Legge 394 (per l'introduzione di armi sul territorio dell'Ente Parco) fino a terminare in gloria con la violazione dell'Articolo 650 del Codice Penale in conseguenza del loro (puerile) tentativo di sottrarsi al controllo degli agenti. Per loro è scattato (oltre il sequestro dell'arma e delle munizioni) un provvedimento di denuncia a piede libero all'Autorità Giudiziaria.


polizia provinciale moto

polizia provinciale moto