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Biblioteca dei ragazzi: 1300 prestiti in dieci mesi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 16 novembre 2004

Dal 1° al 7 dicembre 2004 avrà luogo l’iniziativa regionale “Ragazzi @lla Biblioteca”, e lo Spazio Lettura Bambini e Ragazzi della Biblioteca Foresiana rimarrà aperto, oltre ai consueti orari, anche nelle mattine di lunedì, martedì e giovedì. Il pomeriggio del 6 dicembre avrà anche luogo una manifestazione nel corso della quale, da una parte, verrà ricordata la figura di Aldo Zelli, importante scrittore piombinese per bambini e ragazzi, e dall’altra verranno premiati quei bambini e ragazzi di Portoferraio che, nei diversi ordini di scuola, si sono distinti per la frequenza e l’utilizzo della Biblioteca. Ma non è di questo che vorrei parlare: per la necessaria pubblicizzazione della manifestazione seguiranno tutti i dovuti comunicati stampa. In questa sorta di lettera aperta vorrei partire da quei “migliori lettori” che verranno premiati per raccontare quale è stata l’esperienza di questo giovane spazio, giovane ancor più dei suoi lettori… Lo Spazio Lettura Bambini e Ragazzi – gestito da ARCA, Cooperativa Sociale – è stato aperto, in concomitanza con la riapertura della Biblioteca Foresiana, il 5 gennaio 2004: a tutt’oggi sono passati poco più di dieci mesi, e, vista l’occasione offerta dalla manifestazione programmata, ho voglia di fare un piccolissimo consuntivo. Se per la Biblioteca Foresiana si è parlato di riapertura, riapertura dovuta ad un cambio di sede ed alla ristrutturazione del palazzo che attualmente l’ospita, l’ex caserma De Laugier, per lo Spazio Lettura Bambini e Ragazzi si è trattato invece di una vera apertura, la concretizzazione di un progetto che – come Cooperativa – da tempo avevamo nel cuore e ciclicamente riproponevamo. Grazie alla Regione Toscana e poi al Comune di Portoferraio, questo sogno, rimesso troppe volte nel cassetto, si è finalmente realizzato. Una vera e propria nascita, con tutto quello che segue una nascita, stupore, meraviglia, ma anche difficoltà. Come ho avuto occasione di dire a Firenze, nel corso di un convegno che ha avuto luogo nei giorni scorsi, lo Spazio Lettura non è più un lattante, ed il merito della sua crescita è tutto dei bambini. Bambini che hanno interagito in modo straordinario con quanto loro proposto, bambini che hanno dato linfa vitale a quel sogno e che, oggi, ci permettono di dire che quel cassetto in cui quel sogno era racchiuso, si è aperto. Visti i dati di altre biblioteche, viste le poche ore di apertura offerte al giovane pubblico (e praticamente tutte in orario scolastico!), il risultato – sotto gli occhi di tutti – ha quasi del miracoloso: in poco più di dieci mesi sono stati oltre 1300 i prestiti effettuati dallo Spazio Lettura. 1300 storie, storie popolate di immagini, pensieri, parole di altri – comunque altri da noi – hanno riempito i pomeriggi, e forse anche qualche notte…, dei bambini e dei ragazzi di Portoferraio e, in qualche caso, anche di bambini residenti in altri Comuni. Un flusso ininterrotto di emozioni che, oltre ad offrire piacevoli momenti ai bambini, ha fatto da tramite anche nelle relazioni interpersonali che i nostri giovani e giovanissimi utenti hanno avuto con il loro mondo: amici, genitori, nonni, insegnanti. Un flusso ininterrotto che ha, in parte, avviato la costruzione di quel diritto di cittadinanza dei minori che la Regione Toscana individua come momento centrale della fruizione dei servizi bibliotecari. E che io pienamente condivido. Colgo l’occasione che mi viene offerta dalla realizzazione dell’iniziativa “Ragazzi @lla Biblioteca”, per rimarcare che i bambini e i ragazzi individuati quali “migliori lettori”, sono solo la punta di un consistente iceberg che si sta lentamente ma inesorabilmente muovendo, e di cui tanti adulti non hanno ancora piena consapevolezza. E’ un luogo comune, troppo abusato, rimarcare che i bambini non leggono: i bambini oggi leggono molto più di una volta, basta solo offrire loro l’opportunità. Se quindici saranno i bambini premiati, oltre duecento sono quanti in questo periodo hanno usufruito – se pure, evidentemente, con diverse modalità – del prestito bibliotecario Oltre duecento minori di differenti fasce di età, dai piccolissimi, nati già nel nuovo millennio, ad un discreto numero di adolescenti: nel mezzo, il contingente più consistente, i bambini e le bambine delle scuole elementari. Sono loro che, da subito e nel tempo, hanno definito l’utenza della Biblioteca: quei bimbi – ma soprattutto quelle bimbe – che si affacciano alla vita con quel bagaglio fondamentale, che la scuola ha loro fornito, la capacità di decifrare il linguaggio scritto, una capacità che vogliono utilizzare appieno. E’ vero, sono soprattutto bambine, le vere fruitrici della Biblioteca, bambine che leggono molto più dei loro coetanei maschi, come spesso succede. Bambine che fanno da tramite alle amiche e le accompagnano nel “loro” luogo, un luogo che, poco alla volta e grazie a loro, assume piena dignità e valore. Un luogo in cui è possibile incontrare le amiche e gli amici, leggere, ascoltare – quando possibile – una storia, chiedere libri in prestito portandoseli a casa come una parte di sé. Un luogo bello, ricco di libri e privo di quell’obbligatorietà che spesso, purtroppo, frena il piacere di leggere. Un luogo che, però, deve offrire sempre e ancora di più. E questo è un compito degli adulti perché i bambini hanno fatto e stanno facendo la loro parte: serve allora una promozione costante che coinvolga sempre più minori; una definizione degli orari, che tenga conto sia delle esigenze delle scuole che delle esigenze dei bambini; una dotazione libraria da aggiornare costantemente; un luogo morbido da attrezzare per i bambini più piccoli… Per questo chiedo a tutti gli adulti, in tutte le loro differenti vesti pubbliche di attivarsi ma, soprattutto, di fare entrare nelle loro prospettive pubbliche, politiche, economiche, personali, questo universo ancora sconosciuto, ma di cui tutta la comunità dovrebbe andare orgogliosa. Un universo che rende tanti bambini e ragazzi partecipi e protagonisti di tanti mondi diversi dal loro e che al loro ritornano per renderlo sempre più pieno.


biblioteca foresiana

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