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Gina Truglio: Lavorare insieme per il sociale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 16 novembre 2004

“Il problema della casa è la punta dell’icerberg di un disagio che parte da lontano”, spiega Gina Truglio assessore alle politiche sociali di Portoferraio. Da cinque mesi il suo ufficio è preso d’assalto da cittadini senza casa o con sfratti imminenti che cercano una riposta immediata ai loro incubi giornalieri. “Ma l’assessore non può consegnare le chiavi delle abitazioni, per questo c’è un Ufficio tecnico con la sua autonomia. L’assessore deve ascoltare, ma deve soprattutto lavorare perché nel lungo periodo non ci siano più famiglie in emergenza, deve progettare una politica in grado di dare servizi efficienti ai cittadini”. All’indomani del Convegno Gina Truglio chiarisce la sua idea di sociale: “è come il motore di un’auto, se non funziona non parte tutto il resto.” Cosa c’è dietro una famiglia che non ha un tetto sicuro sulla testa? "Spesso - osserva l’assessore - ci sono madri che non possono andare a lavorare perché non esistono asili nido adeguati, ci sono famiglie con malati cronici che si divorano stipendi e pensioni in continui pellegrinaggi in Continente. C’è un disagio giovanile che ha fatto registrare 296 casi di minori rivolti al servizio di salute mentale, di cui soltanto 86 presi in carico. Perché questa enorme forbice. Come vengono seguiti gli altri casi che comunque rivelano delle esigenze particolari? ”. “Si lavora quotidianamente sulle emergenze - continua Gina Truglio – e non si tiene conto dei bisogni di tutta la popolazione. Ho la pretesa che all’Elba, così piccola, si debba stare bene tutti, invece abbiamo i problemi di una città.” Anche il Centro diurno per anziani, aperto circa due anni fa in via Manganaro, incontra un certo scetticismo: “Vengono presi in cura soltanto 13 anziani in tutta l’Elba, non si può certo parlare di un servizio che risolva tutti i problemi.” “Il Convegno di sabato scorso è il primo di una serie di incontri e tavoli con il terzo settore. Vorrei che i cittadini intervenissero più attivamente, e non solo quando hanno bisogno. In fondo - si chiede l’Assessore – chi me lo ha fatto fare di prendermi un incarico così delicato ed importante, ma sono entusiasta perché le cose da costruire sono molte, e vorrei che tutti cercassero di contribuire al bene pubblico di questo paese. Anche per quanto riguarda il Centro Giovani ho bisogno di sapere dagli stessi giovani che cosa vogliono, devo lavorare insieme a loro.” La chiacchierata con l’Assessore finisce inevitabilmente sull’elisoccorso: “Stiamo procedendo affinché la piazzola per l’atterraggio si realizzi alle Ghiaie, dietro gli impianti sportivi della ex caserma, subito a ridosso della spiaggia. L’accesso così sarà direttamente dal mare e non ci sarà nessun tipo di fastidio per le abitazioni. Si chiuderà soltanto una piccola parte della spiaggia, si utilizzerà un’area già di proprietà del comune, senza neppure sacrificare una parte della pista di atletica.”


gina truglio

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