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Perplessità sull'ineluttabilità del destino delle caserme delle Ghiaie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 novembre 2004

Caro Sergio, numerosi e interessanti come sempre sono gli argomenti messi in evidenza dal tuo giornale, che possono essere spunto di discussione e riflessione. Anche se del tutto a margine, per la complessità della questione che non mi vede esperto della materia, non è comunque possibile ignorare la lettera aperta del commissario Barbetti, che con un lunghissimo giro di parole ci comunica, in sostanza, che i giochi sulla ex Caserma della Finanza sono già fatti e lui (per conto del Parco), è stato il più veloce e il più bravo ad aggiudicarsela (gratis). Il Comune di Portoferraio, dovrebbe invece spendere troppo tempo e troppi denari, che non ha, per poter mettere a norma scolastica quel complesso, quindi, animi in pace, ci si rassegnasse all'ineluttabile da lui, pro tempore, rappresentato. Ma sbaglio o la suddetta Caserma era invece una SCUOLA della Finanza? Come già detto non sono in grado di entrare nel dettaglio burocratico della vicenda, ma essendo stato, come qui si dice, "babbaccio" di due giovani ragazzi che hanno frequentato e concluso le scuole superiori qui a Portoferraio, qualcosa vorrei dire. Come tutti sappiamo la condizione di vita quotidiana, soprattutto invernale dei giovani, abitanti l'isola, non è tra le migliori: per loro non ci sono luoghi di aggregazione e di ritrovo, mancano le occasioni di incontro e confronto, le opportunità di crescita, culturale ma anche civile. La percentuale di abbandono degli studi è molto elevata. Mancano per molti giovani prospettive reali di lavori qualificati qui sull'isola e così alcuni, non appena possono, scelgono altrove i propri sbocchi professionali e una comunità che lasci scappare con indifferenza i suoi futuri uomini "migliori", non sembra possa avere prospettive luminose per il proprio futuro. Una parte della gioventù elbana si sente così emarginata. Ho ritrovato nell'archivio di Elbareport del 29/10/2004 la lettera di quel giovane campese, da voi pubblicata, dopo la terribile disgrazia che ha visto un giovane diciottenne lasciarci, e che purtroppo per l'Elba, non è stata un caso isolato. "Carissima redazione di Elbareport trovo interessante l'argomento trattato nell'articolo "Un altro ragazzo se n'è andato". Per questo vi scrivo e prendo spunto da questo per dirvi che, in un'isola "felice" come la nostra i giovani non hanno importanza per la società. Nessuno investe su di noi, che siamo il futuro. I nostri imprenditori, cioè coloro che hanno soldi da investire, non hanno mai pensato a delle associazioni per i giovani che potessero convolgerli, che potessero dare a loro una voce, dimostrando che non siamo importanti." La "Cittadella Scolastica" ipotizzata nella sede della ex scuola della Guardia di Finanza, potrebbe essere invece un segnale forte rivolto alla gioventù elbana; potrebbe dimostrare l'importanza che i giovani rappresentano davvero in questa società e l'importanza della loro istruzione, anche oltre quella dell'obbligo. L'auspicabile volontà e determinazione della classe politica (tutta) di mettere in primo piano l'attenzione verso lo sviluppo della vita sociale dei giovani e verso l'allestimento di sedi appropriate ai loro studi, che sappiano anche suggestionarli per l'ampiezza delle offerte: di svago, sportive, di socialità, che sono già oggi presenti all'interno di quella che del resto è stata per molti anni proprio una scuola, anche se militare, sarebbe rassicurante e forse potrebbe essere anche entusiasmante per i nostri giovani. Potrebbe fornirgli stimoli nuovi e nuova fiducia nel futuro. Dei bellissimi cetacei caro Commissario, ci sarà comunque tempo e magari maggiori competenze per occuparcene, comunque bene, ma dopo.


finanza caserma dall'alto portoferraio

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