Avevano raccolto dei funghi nei giorni scorsi e dopo averli fatti stazionare per un po' in frigorifero li hanno cucinati e mangiati nella serata di venerdì. Ma la nottata per una famiglia marinese (padre, madre e figlia) si è rivelata piuttosto movimentata, quelli che avevano ingeriti non erano come pensavano "ciamballi mori" (Clitocybe Nebularis) ma altri funghi simili nell'aspetto (Entoloma Lividum) che i manuali definiscono come di piuttosto alta tossicità probabilmente aumentata dallo stazionamento in frigo. Poche ore dopo la cena infatti i tre sono stati colti da una violenta gastroenterite, intorno alle 2 della notte hanno chiamato il medico che diagnosticando agevolmente un avvelenamento ne ha disposto l'immediato ricovero in ospedale allertando il servizio 118. I genitori sono stati trasportati a Portoferraio in autoambulanza dai Volontari della Pubblica Assistenza di Marciana Marina, mentre la figlia (che accusava una sintomatologia più lieve) veniva accompagnata da una sorella al Pronto Soccorso del Capoluogo Elbano. Ma nelle stesse ore, dall'opposto versante isolano di Rio Marina, arrivava in ospedale anche una quarta vittima dei funghi, un cittadino di nazionalità russa di 40 anni, che a sua volta aveva ingerito dei non precisati funghi della famiglia delle "rosselle" (russula), anch'essi rivelatisi tossici. Per fortuna nessuno dei quattro ricoverati era in condizioni gravi: le due donne, dopo che erano state prestate loro le opportune cure, potevano lasciare l'ospedale portoferraiese già nella mattinata di sabato e per il il russo si preveva la dimissione in serata. Solo il cinquantottenne marinese e stato temporaneamente trattenuto per ulteriori analisi, ma le sue condizioni non destano comunque preoccupazioni. Nelle foto che corredano questo articolo sono riprodotte le due specie di funghi confuse dai marinesi: quelli in alto sono i tossici "Entoloma Lividum" quelli in basso i "Ciamballi Mori" (Clitocybe Nebularis)
Entoloma lividum funghi tossico
Clitocybe Nebularis Ciamballo Moro fungo edule