Calano del 40% i reati comuni, ma è un marcato disagio giovanile che porta i ragazzi elbani a fare uso di alcol e sostanze stupefacenti il dato più preoccupante che è emerso dal rapporto delle Forze dell’ Ordine illustrato dal Viceprefetto per l’Elba, Dott. Fulvio Testi, nella mattina di venerdì. I rischi aumentano quando questi ragazzi in stato di alterazione psicofisica si mettono alla guida di autoveicoli: su un campione di 130 persone, 24 sono risultate non in condizioni di poter guidare. La percentuale è di uno su cinque, e si tratta per la maggior parte di giovani compresi tra i 19 e 30 anni. Anche l’altissima incidenza di suicidi o presunti tali (alcuni potrebbero rientrare nella casistica degli incidenti) sta mettendo in allerta i responsabili della sicurezza sul territorio. Il Viceprefetto, affiancato dagli altri rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il coordinatore del Corpo Forestale dello Stato Carlo Chiavacci, l’Ispettore Capo della Polizia Stradale Francesco Ammirati, il Tenente della Guardia di Finanza Costantino La Vecchia, il Comandante della Compagnia elbana dei Crabinieri Alessandro Basile, Nicola Sodano in rappresentanza del Dott. Drago dirigente della Polizia di Stato e Marco Gulinelli Comandante dei Vigili del Fuoco, ha più volte fatto riferimento al tavolo di lavoro istituito dalla Prefettura di Livorno, in collaborazione con tutti gli enti locali, per varare misure concrete di prevenzione e per creare punti di riferimento per i giovani, complementari alla scuola e alla famiglia. “Occorre istituire dei poli di aggregazione – ha dichiarato il Viceprefetto – e dare ai ragazzi delle prospettive di crescita. Anche il forte impegno nel volontariato che riscontriamo nei ragazzi elbani è una testimonianza della loro voglia di sentirsi utili. E’ necessario incentivare questo settore.” Sul fronte degli incendi e della microcriminalità i dati relativi al periodo estivo (in particolare luglio ed agosto) sono lusinghieri: una stretta collaborazione tra tutte le Forze dell’Ordine ed un continuo monitoraggio del territorio hanno portato a risultati più che soddisfacenti. Si è registrato soltanto un incendio (il 9 luglio presso Cavoli) che ha interessato 3 ettari di macchia, poi 16 principi d’incendio tra i quali 9 dolosi e gli altri colposi. Questo grazie, dicono le Forze dell’Ordine, oltre che ad un clima particolarmente favorevole, soprattutto ad una presenza costante sul territorio, sono stati ben 2400 i km percorsi con due mezzi antincendio. Anche per l’ordine e la sicurezza pubblica la prevenzione è stata l’arma vincente: i Carabinieri, istituendo 3 nuovi punti di controllo a Lacuna, Pianosa e Cavo e con l’uso di stazioni mobili hanno visto ridursi considerevolmente i furti in auto e appartamenti. E’ stata effettuata un’attività di prevenzione nei confronti di soggetti inclini all’uso di stupefacenti, ed un severo controllo sugli stranieri clandestini: 35 le espulsioni. Le infrazioni stradali, registrate dalla Polizia Stradale con 240 pattuglie, e da altre Forze, sono state 1020 con 100 ritiri di patenti e di 56 documenti di circolazione. Diminuiscono gli incidenti più gravi e mortali, ma è in aumento il dato degli incidenti più lievi. Anche la Polizia di Stato ha messo in campo 569 pattuglie, 5 volte tanto lo scorso anno, senza però avere un aumento di personale, ma soltanto razionalizzando le risorse a disposizione. La Guardia di Finanza si è attivata per i controlli sull’uso degli stupefacenti sia sul territorio sia sui traghetti. Almeno una cinquantina, dall’inizio dell’anno, i sequestri operati, anche dal Corpo Forestale dello Stato, nell’ambito dell’abusivismo edilizio. In sostanza una macchina di sicurezza che ha dimostrato di funzionare bene soprattutto grazie al lavoro di coordinamento tra tutte le istituzioni, ed anche ad un rapporto popolazione/Forze dell’ordine di circa 1 agente su 110 abitanti, un rapporto piuttosto privilegiato se si pensa che la media nazionale è di circa 1 su 300.
VicePrefetto riunione