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A Sciambere del confronto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 11 novembre 2004

Su una rete televisiva di quelle dove litigate furibonde sul calcio tra semipersonaggi incartapecoriti e con capelli vistosamente tinti si alternano a magnificazioni pentolaie, scarpare, di arredobagni di gusto americaneggiante che lasciano il posto a notte fonda a discinte fanciulle che invitano a telefonare, sopportiamo infastiditi un telepredicatore giovane e laccato che ha alle spalle quel vomitevole manifesto della Lega che ritrae una massa di fedeli mussulmani in preghiera con quel "Fuori dalle Balle" di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. Speriamo per un attimo che il torzolo, che sembra fatto perso di paraflù per quanto è esagitato, abbia messo quella cosa vergognosa come esempio negativo, ma no, raccoglie telefonate di povera gente spaventata, che tuona contro l'extracomunitario che viene a rubare un lavoro "a casa nostra", l'insalata di razzismo, ignoranza e luoghi comuni deborda dalla zuppiera. Vorremmo telefonare, domandare provocatoriamente a quell'essere se non pensa che gli extracomunitari tornino almeno utili per pulire il culo al nonno, per essere sfruttati come bestie da soma e qualche volta schiantare sui cantieri di lavoro, per essere trombati a prezzo modico, ma poi lasciamo perdere... fiato perso. A qualche ora di distanza al mattino siamo in casa con nostra figlia, suonano alla porta di casa: c'è un ragazzo nero con un borsone pieno di roba, non spiccica una parola di italiano e si vede lontano un miglio che non è proprio capace di vendere, ha un'aria spaventata e riesce a far capire che ha sete, mentre noi catturiamo la gatta che potrebbe approfittare della porta aperta per una scappatella amorosa, nostra figlia spiccia la faccenda: toglie un succo di frutta dal frigo e lo offre al temporaneo ospite, incrementa la nostra sterminata collezione di calzini con un ulteriore acquisto saluta e torna a leggere. Se avessimo il dono della fede ringrazieremmo il cielo che ci è capitata lei per figlia e non un qualunquista ghiozzo come quello che abbiamo visto e sentito qualche ora prima.


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