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A Sciambere dei padri e dei figli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 novembre 2004

Ascoltare e leggere di questa occupazione e dei giudizi decisi (forse anche un po' tranchant) espressi da qualche ragazzo su questioni serie come la riforma scolastica, e l'andamento di quella specie di Circo Barnum che è diventata la scuola italiana del Cavalier Congiuntivo Silvio, e della Mestizia Infiamata Moratti, ci ha fatto un grande piacere, se non altro dimostrandoci che non tutti i rampolli nati dai magni lombi di noi indigeni elbanesi si sono completamente rincoglioniti con le play-station, le filosofie new-age, les griffes, il Grande Fratello dove la cosa meno oscena che si è sentita e vista è il tanto vituperato moccolo, e l'Isola dei Famosi, che se avesse un lèggero bisognerebbe levagnelo, e falli affoga' tutti come gatti di piombo, così imparano a gioca' ad ave' fame e a sopravvive'. Ci ha pure divertito ricordare i padri di due di quei ragazzi (Osano e Zini) quando, belli di gioventù erano loro a contestare il sistema su posizioni radicali quanto e pure molto di più delle nostre. Ora è vero che Willy Brandt usava dire "Per essere un buon socialdemocratico a 30 anni occorre essere stato un estremista a 18" ma notavamo proprio quanto i nostri due amici avessero nel frattempo fatto, più che qualche passo, una maratona da sinistra verso l'ala moderata. Specie Zini che segue la parabola di Minimo Findus D'Alema che, tra una visita dei vip proibita ai mortali e una strambata, cerca di darci a intendere la stramberia di Kerry che ha perso perchè era a sinistra di Mao Dze Dong. Ma se è vero che le colpe dei padri ricadono sui figli deve essere vero che i meriti dei figli possano almeno in parte risalire ai genitori. Saranno moderati, ma almeno non hanno messo in giro delle fave lesse.


lavagna studente

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