Torna indietro

Controcopertina - Urbanistica capoliverese: né svolta epocale, né freno allo sviluppo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 novembre 2004

In un paese come Capoliveri non poteva essere altrimenti che il tema caldo di questi giorni fosse la modifica del regolamento edilizio. Tanto che in un sostanzialmente sonnolento consiglio comunale, dove pure gli spunti interessanti non mancavano (e forse richiedevano una discussione più approfondita), è stato dibattuto con vivacità per più di un'ora dalle parti. Modifica che la maggioranza spaccia come svolta epocale, e l'opposizione vede come freno allo sviluppo. Due posizioni che appaiono entrambe esagerate. Che il vecchio regolamento fosse una pessima direttiva è noto a tutti: ne scorgiamo i suoi danni sulle coste capoliveresi. Figlio dell'epoca del mattone selvaggio, comodo escamotage per crearsi gruppi di potere e preferenze, ha sempre incentivato il deleterio passaggio da piccole opere (magazzini di campagna, pollai, garage, finanche cucce per cani) a ville e appartamenti, nel peggiore dei casi mascherando il tutto con la formuladello "sviluppo turistico". Ma che le quattro o cinque variazioni apportate inducano a pensare che esso risolverà i mali edilizi del passato è solo Ballerini a pensarlo. Esse appaiono infatti solo un tentativo di mettere una pezza ad alcuni aspetti negativi, ma sempre nell'ottica di un cattivo strumento di programmazione. E forse non è un caso che nella stessa maggioranza Milena Briano si sia astenuta su alcune di queste modifiche. A detta della maggioranza l'intenzione è quella di rendere chiari con queste modifiche i punti oscuri che con i vecchi articoli potevano essere elusi o aggirati. Ma a prescindere del fatto che anche adesso non esistono garanzie in quel senso, rimane da vedere se tali cambiamenti saranno realmente applicati o si sia trattato più di mossa sensazionalistica dei Liberi da spacciare come cambiamento rispetto al passato. Ma questo solo il futuro ce lo dirà. In ogni caso, lacci o laccioli a parte, rimane ancora sul tappeto il problema dell'abusivismo. Nel gran tormento paesano se sia più facile o difficile aggirare la vecchia o la nuova normativa, alligna la strategia semplice semplice degli abusivi: loro il regolamento lo scavalcano del tutto. Elemento ancora più inquietante quando si pensa che in molti casi sono più le richieste di sanatoria che le regolari domande presentate. Un'opera di controllo e prevenzione è finora mancata e anche l'amministrazione Ballerini sembra intenzionata a intraprenderla solo a parole. Anche perché in un certo senso la parte di sceriffo si addice poco al sindaco (con delega all'edilizia privata) dopo la patata bollente del "barbecue". Ma è in questo campo che la nuova amministrazione deve necessariamente dare un segnale forte, di cesura con il passato, poiché è questa la più seria minaccia per il territorio e l'ambiente capoliverese. Ed è fondamentalmente su questo tema che al governo paesano corre l'obbligo di dare una risposta chiara alla cittadinanza e al suo scorbacchiato elettorato di sinistra, che per il momento ha avuto pochi motivi per essere soddisfatto del suo operato.


abuso capoliveri naregno

abuso capoliveri naregno