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L'incontro degli enti locali elbani con l'Uncem toscana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 07 novembre 2004

Tutti i Comuni si sono presentati, venerdì scorso, all'appuntamento in C.M. con il Vicepresidente dell' Uncem Toscana Oreste Giurlani. Un incontro estremamente interessante, come hanno sottolineato gli intervenuti, introdotto dal Presidente Danilo Alessi, che ha definito non episodico l'incontro, l'inizio di un percorso che ha come riferimento l'insieme delle recenti leggi regionali e nazionali, norme che rilanciano con forza autonomia e ruolo delle Comunità Montane quali Enti Locali a tutti gli effetti. Sulle competenze 'storiche' delle C.M., forestazione, agricoltura e bonifiche, Giurlani ha ricordato il ruolo propulsivo della Regione Toscana con la L 39 a favore dei piccoli comuni e il Piano di Indirizzo per la Montagna che prevede 18 milioni di euro in tre anni, metà risorse regionali e metà dal fondo nazionale per la montagna che il governo ha però dimezzato nel 2004, prevedendo lo stesso taglio sulla Finanziaria 2005. Ma il ruolo che la Regione riserva alle nuove CM è quello di un Ente di ' governance' complessiva del territorio, apprestandosi infatti con il nuovo statuto a delegare - per esempio - direttamente alle CM tutte le competenze relative alla difesa del suolo, a prevedere risorse aggiuntive ai progetti collegati ai piani di sviluppo delle CM, piani da realizzare in accordo con i Comuni. La Regione, ha ricordato ancora il Vice dell'Uncem, sposterà sempre più risorse ai Comuni che si muoveranno attraverso gestioni associate, incentivando questa strada di efficienza delle Pubbliche Amministrazioni. Emerse nel dibattito le altre opportunità di finanziamento per le zone di montagna, dai 25.000 euro annui ad 80 dei comuni montani più sofferenti finanziarmente al fondo di rotazione per la progettazione, dai fondi nazionali sulla sanità riservati alla montagna (8,5 milioni di euro) ai residui CIPE (5,6 milioni) per la connettività informatica tra i Comuni Montani e la loro organizzazione telematica interna. Ma lo strumento principe che andrà sviscerato per coglierne tutte le opportunità - è emerso – è proprio il recente ed innovativo Piano di Indirizzo per la Montagna Toscana approvato dal Consiglio Regionale, un piano che presenta articolati obbiettivi di crescita per la montagna. Viene disegnato uno sviluppo che tiene conto delle qualità complessiva della vita dei cittadini, prevedendo oltre agli interventi per infrastrutture e difesa del territorio, anche il sostegno all'emergenza sanitaria e sociale, esaltando la parte sociale dei Piani socio-economici: basti pensare che le nuove norme prevedono, ad esempio, che ogni Comunità Montana abbia in forza almeno una figura di assistente sociale, o alle risorse specificamente destinate alla qualificazione dei servizi (accreditamento) negli ospedali montani. Vi è stata consapevolezza nei presenti che la mole di lavoro è grande, così come grandi sono le opportunità: la stesura del nuovo Piano di Sviluppo sarà il terreno sul quale si impegneranno da subito gli Amministratori e il Personale dell'Ente Comprensoriale.


Monte Tambone Colle Palombaia

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