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La delusione di Ettore Galli

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 04 novembre 2004

Che delusione! Carissimo signor Sindaco, mi scuserà di questa mia, le scrivo come cittadino, che un tempo non molto lontano ha corso con la coalizione del centro sinistra per farla eleggere anche con i suoi pochi voti: Sindaco, sono trascorsi ben quattro mesi dalla sua elezione, mi permettevo prima di telefonarle e ci voleva una pazienza certosina per poter parlare con il sig. sindaco Peria, ma, come avrà visto da tempo, non mi permetto più di fare il suo numero, e l’altra sera salutandolo mi è parso che non gradisse il mio saluto. Si ricordi che io le promesse non mi sono mai permesso di farle, lei si. Vedo che nella sua squadra fa entrare solo chi vuole o chi può, perché anche lei si è compromesso nella politica. Le giuro, non pensavo che una persona della sua caratura si facesse abbindolare così dalle grinfie politiche dei suoi alleati. Stasera sono di servizio di notte, volontario alla Misericordia, e mi sono permesso di scriverle queste righe anche se di sicuro saranno cestinate, ma le faccio notare che sta perdendo un collaboratore ed un amico. Da lei mi aspettavo che mantenesse le promesse spese nei miei confronti, ma forse sono solo un rompicoglioni che vuol lavorare per il paese: Mi permetto di elencarle quello che mi sono permesso di fare (e che lei di sicuro non sa) 1. Le bandiere alle fortezze 2. le bandiere alle fortezze zona Arcieri 3. La pulizia del lungo mare sotto l’orologio della macchia di vernice che c’era ancora dal mese di agosto, alta almeno 5 cm. e solo coperta con un cartone. Ho speso soldi di tasca mia, comprando un raschietto e tutto il necessario e tutto è tornato come prima. 4. Ho telefonato all’ESA per il cattivo odore al molo alto fondale, per rifiuti fatti sbarcare dalla nave su mezzi ESA lanciandoli, e l’operazione veniva fatta gettando dalla nave alta 15 mt. e nell’impatto il liquido colava sul granito, ho chiamato l’ESA per farle presente lo scempio puzzolente in piena estate. Ma perché le navi da crociera sbarcano i loro rifiuti in un’isola con tanti problemi di smaltimento? 5. I recipienti per la raccolta delle pile nella calata lato mare, di fronte a Dolores e Locman, mi sono permesso di aprire tali recipienti con cappello di rame, erano colmi di pile, siringhe e carta, dico erano mesi se non anni che non venivano aperti, così dopo la ripresa televisiva sono stati svuotati e rimessi al loro posto. 6. Le faccio notare che ho più volte telefonato in Comune e Capitaneria per lo sconcio che lei di sicuro non conosce al Molo del Gallo dove c’è la raccolta degli olii usati, che di sicuro è meglio nel terzo mondo, che biglietto da visita caro sindaco! 7. Ho fatto presente al sig. Lupi Leo la vergogna delle biciclette abbandonate nelle rastrelliere, tali mezzi non sono più funzionanti da anni, gomme squarciate, senza sellini, catene e piene di rugine (per la calata). Caro sindaco, quello che le scrivo doveva essere fatto il primo giorno per un vero cambio di immagine, e non finisce qui (i soldi non contano per fare almeno qualcosa) 8. Davanti ai pescherecci ancora altre bici con gomme a terra, legate alle catene messe dall’Autorità Portuale. 9. Bici vicino alla Stella Marina da giorni legate con filo di ferro nel divisorio di sicurezza per le navi. 10. Caro sindaco e poi mi sono messo a scopare la Calata nel tratto lato mare, dove sono le lastre di granito e non le dico cosa è venuto fuori in un tratto di circa 30-40 metri, almeno una carriola di cicche che uscivano dalle fessure del granito, ho telefonato all’ESA al sig. Diversi che il giorno successivo mandava il sig. Forti con uno scopino, che continuava la bonifica da me iniziata con soddisfazione e proseguita sino al termine con un grosso bottino di cicche e molto altro. 11. I vasi raddoppiati (le fioriere) all’alto fondale della Port Autorità riempiti di sola torba, può controllare sig. sindaco, pensi che a volte ho dovuto chiamare la sera d’estate dopo le 22 i Vigili del fuoco per spegnere i focolai che tutte le sere, un vaso si e un vaso no prendevano fuoco ed erano pericolosi col vento perché volava la cenere incandescente. 12. Mi sono permesso di chiamare ancora il sig. Lupi Leo per farmi io carico con la collaborazione del sig. Campani di rimettere le piante alla farmacia Coli e sul lungomare delle Ghiaie. 13. Le strisce dei parcheggi al parcheggio dell’Alto Fondale erano state fatte non corrispondenti alle norme del codice della strada, e così sono state messe a norma. Vede signor Sindaco potrei continuare ancora ma non la vorrei annoiare, il suo lavoro è certo più importante degli episodi che le ho fatto notare, ma si ricordi che tutto questo l’ho fatto col cuore, ora non più. Vado in giro col mio Vasco e con onestà controllo i suoi bisogni e le garantisco che io pulisco, solo che non so dove mettere il tutto, cosa aspetta a mettere dei raccoglitori come nelle città civili! (anche Seccheto e Chiessi ce li hanno) ora sig. Sindaco non pensavo che la politica fosse così sporca e piena di compromessi, non pensavo che lei, proprio lei ci cascasse! La saluto e le faccio i miei auguri.


Ettore Galli

Ettore Galli