Seconda fase del censimento dei mufloni nelle Isole dell’Arcipelago Toscano. Si è svolto lunedì 18 e martedì 19 a Capraia diviso in due sessioni, una all’alba e una al tramonto, il monitoraggio demografico della popolazione dei mufloni. 20 operatori muniti di binocoli, di macchine fotografiche e di apposite schede per gli avvistamenti, si sono posizionati nei punti prestabiliti nella zona nord dell’isola. All’importante progetto per la gestione faunistica delle Isole dell’Arcipelago, coordinati dalla biologa del Parco Francesca Giannini, hanno partecipato volontari, studenti universitari, guide ambientali, operatori faunistici, consulenti dell’università di Torino, dipendenti dell’Ente parco. Obiettivi della ricerca sono quelli di stimare la distribuzione e la consistenza numerica della specie e di valutare le relazioni tra la popolazione dell’ungulato e le risorse a disposizione nel territorio. La due giorni di Capraia è la seconda sessione degli interventi programmati per il 2004 il primo dei quali è stato effettuato a primavera. Nei prossimi giorni partirà il monitoraggio all’Elba che si concentrerà nel settore occidentale dell’isola, intorno al massiccio del Monte Capanne, dove è localizzata la popolazione dell’ungulato. Anche questo intervento, come quello di Capraia, servirà ad acquisire dati e informazioni per decidere gli interventi gestionali futuri. Il muflone che vive nelle isole dell’Arcipelago, infatti, è un mammifero selvatico appartenente agli ungulati ruminanti originario della Sardegna e della Corsica. Introdotto dall’uomo a metà anni settanta si è adattato anche sui rilievi montuosi dell’Elba e Capraia dove vive in zone a macchia fitta e in ampi spazi aperti e pendii sassosi e rocciosi. In queste aree, il Parco da tempo segue questo ungulato al fine di individuare eventuali interazioni con l’ambiente naturale e per definire, di conseguenza, idonee strategie gestionali.
muflone maschio animali