Alcune previsioni del nuovo Regolamento Urbanistico, come ormai noto, non piacciono ai cittadini portoferraiesi. In particolare quella che ipotizza una strada pedecollinare che da le Foci arriverebbe all’Albereto. Sulla scottante questione si è costituito il Comitato Cittadino “Cittadinanza Attiva”, che ha già raccolto centinaia di adesioni. Tra i sottoscrittori in prima linea i numerosi proprietari di terreni che verrebbero attraversati dalla “serpe di asfalto”, con una sede stradale di 8-10 metri di larghezza più gli spazi laterali necessari per le opere di cemento armato. Nonostante le continue “smentite” degli amministratori, per la realizzazione della strada dovrebbero essere espropriati i terreni interessati, visto che non si comprende come altrimenti tale infrastruttura potrebbe essere costruita considerato che, dei terreni coinvolti, solo alcuni metri sono di proprietà comunale e per la precisione 20 metri su oltre due chilometri di tracciato. Dagli accertamenti del Comitato, nella pianificazione della suddetta strada non risulterebbe essere stato effettuato alcun studio di impatto ambientale, su una zona di accertato pregio naturalistico e paesaggistico che presenta una grave fragilità idrogeologica e che, in alcuni punti, ospita dislivelli di oltre trenta metri. Sorge spontanea una semplice considerazione, cioè quali costi in termini economici, ambientali-paesaggistici e di sicurezza del territorio avrebbe una simile previsione, considerato che per la sua realizzazione sarebbero necessarie immani opere di livellamento e devastanti opere cementificatorie di contenimento. Il gioco vale davvero la candela? Quale la vera utilità pubblica, visto che una volta che gli automezzi giungessero all’incrocio dell’Albereto, dovrebbero per forza essere convogliati sulla rotatoria provinciale, non esistendo altre valide alternative? Ma non è proprio dalla rotatoria in questione, quella del Ponte del Brogi, che nei mesi estivi hanno inizio gli ingorghi giornalieri? Il dubbio è che la strada trovi la sua giustificazione solo in funzione della massiccia cementificazione prevista tra Val di Denari e Albereto, sia per nuova edilizia residenziale e commerciale, sia per i mastodontici e invasivi palazzi Peep, ai quali però non si accompagna un’adeguata previsione di servizi, verde pubblico e parcheggi. Il Comitato neocostituito si impegna ad utilizzare ogni mezzo che la legge mette a disposizione per far abolire la previsione della strada che, se approvata, significherebbe un danno immenso non solo per gli abitanti delle zone interessate, ma per tutto Portoferraio e l’intera Elba, visto che tale “manufatto” sarebbe ben visibile dalle navi, fin dall’entrata in rada. Chiunque volesse saperne di più e fosse interessato ad approfondire la questione, è invitato a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà giovedì 6 febbraio presso il Circolo Ricreativo di Carpani, alle ore 21.
strada val di denari