Caro Sergio, scusa se ti disturbo . Ma quando arrivo al punto di saturazione bisogna pur che mi sfoghi con qualcuno e, fra i tanti che conosco, sei uno dei pochi che dopo aver letto l'articolo che ti invio in allegato (The Guardian - 25/10/2004) proverai quello che sto provando io: una rabbia infinita per il senso di impotenza completa che ti pervade di fronte a quanto succede in Iraq e di cui anche noi italiani in qualche maniera siamo complici. E non ci metto solo chi, governandoci, ha deciso per noi; parlo sopratutto della gente comune che, sia per ignavia, sia per ignoranza, sia per superficialità non riesce a rendersi conto di come sia manipolata giornalmente per gli interessi di pochi. Evidentemente il discorso vale anche per tutti gli altri Paesi che sono coinvolti come parte attiva in questa tragedia di cui non si riesce a vedere neppure la speranza di una soluzione positiva , per gli Iracheni, a breve scadenza. Lo so che un problema del genere esula (?) da quella che è la realtà quotidiana dell'isola sulla quale viviamo, ma non credi che anche noi, nel nostro piccolo mondo, potremmo positivamente contribuire a risvegliare qualche coscienza se solo si riuscisse a coinvolgere di più la gente comune, e i giovani in primo luogo, cercando di far capire che non si può vivere solo di Grandi Fratelli, veline, partite di pallone, Formule 1, calendari di Max, abbuffate, intorciamenti vari, canne, speculazioni, violenze ambientali, ridicole diatribe politiche senza costrutto, parole, parole, parole ..... Altrimenti a cosa sono valsi 2000 anni di civiltà (più quelli di prima ...), se questo è il risultato ? E dovremmo andarne orgogliosi ed imporre il nostro "modello" a chi può farne tranquillamente a meno? Quante volte abbiamo usato la Croce come paravento alle nostre peggiori intenzioni da Cortez a Bush ( che afferma di essere ispirato da Dio ...) passando per il "Gott mit Uns"? Quanti altri Sandy Creek l'altro ieri, Da Nang ieri e Fallujia oggi dovremo ancora vedere ed avallare per riuscire a cominciare a capire quanto la vita potrebbe essere per tutti più serena con solo un poco più di rispetto per i nostri simili, specialmente quelli più deboli e sfortunati ? Tu ed il tuo Giornale state dando all'Elba qualche cosa che due anni fa non esisteva e che sta diventando, credo, un punto di riferimento anche per lo spirito di civile convivenza fra diverse tendenze politiche che lo pervade . Non pensi che potrebbe ampliare un po' di più i suoi orizzonti e dare così lo spunto per una migliore conoscenza dei problemi che, di riflesso, toccano anche chi in questo lembo di terra vive ed opera? A volte, da una scintilla (Iskra"...) nascono i grandi incendi ...e tu, nonostante Orwell ed Owens ....(che faccio, sfotto ???) sei ancora giovane e tutt'altro che svanito .... Ecco, il problema iniziale non è stato risolto e le proposte di ampliamento "operativo" non sono di facile attuazione. Ma io mi sono sfogato con qualcuno che capisce. Ti ho passato la patata bollente, lo so che non è leale, ma allora tu che ci stai a fare??? Con i migliori auguri per Elbareport, e tanta simpatia . E cerca di dormire di più : se ti piglia un coccolone ci lasci nella ...., volevo dire ci mancherai. Giorgio Bancala La notizia, se supportata da documenti, confermerebbe accuse secondo cui Blair avrebbe ingannato il Parlamento ROMA, 27 ott 2004 - L'ultima bomba in Iraq quando è trapelata una notizia-rivelazione: i piani segreti di guerra in Iraq furono messi a disposizione dell'esercito inglese dall'amministrazione americana ben cinque mesi prima dell'intervento militare nel paese arabo. La notizia è trapelata nel corso del processo in corte marziale di un soldato britannico di 23 anni, Ian Blaymire, accusato per l'omicidio di un commilitone in Iraq. Per il quotidiano britannico The Independent si va rafforzando il sospetto che Tony Blair abbia dato il suo nulla osta al presidente Bush per intraprendere la guerra, proprio quando erano ancora in corso gli sforzi diplomatici volti a convincere Saddam Hussein a rispettare le risoluzioni emanate dalle Nazioni Unite. Per Alan Simpson, leader dei "Laburisti contro la guerra", se le informazioni saranno supportate da documentazione, saranno "dinamite". Anche perché confermerebbero le accuse di Claire Short secondo cui il premier britannico avrebbe ingannato il Parlamento. (Libero News) Caro Giorgio Poche righe per liberarmi della patata: Grazie intanto per le belle espressioni che hai avuto per me e per questo giornale. Di seguito, sulla questione che sta al centro del tuo articolo e sulle derivate, il nostro punto di vista è così prossimo che evito di ripetere peggio quello che hai già scritto bene tu. Quanto all'allargarsi, affrontando anche temi non strettamente locali (cosa che talvolta facciamo), è un'operazione da compiere con molta cautela; primo per non stravolgere il senso comprensoriale di Elbareport ed in secondo luogo perchè spremiamo già tutto il possibile dalla nostra minuscola redazione che, a proposito, è proprietaria ed artefice quanto me di Elbareport Quanto al lasciarvi penso che prima o poi accadrà (anche se spererei un bel po' più in là). Credo che comunque questo giornale durerà parecchio, ci sia o non ci sia a guidarlo, perchè sono convinto che ha colto una necessità della gente, e la gente premerà perchè ci sia. Sai Giorgio, la libertà dà assuefazione.
silvio berlusconi
George Bush
Tony Blair