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Autoasciambere Autocritico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 26 ottobre 2004

Dal momento che uno dice o scrive una favata bisogna che lo faccia fino in fondo, altrimenti corre il rischio della mezza-favata, che è forse peggiore. Forse ispirati da questo criterio, anzi esagerando noi ci siamo lanciati non solo a scrivere una favata, ma una favata su una favata vale a dire una favata al quadrato. Ci scrive infatti l'attento Filippo: "La grandissima favata del grande fratello e' tratta dal romanzo "1984" e non dalla fattoria degli animali." Giustissimo: Non ci era bastato di trasformare il povero Orwell (che già aveva la disgrazia di somigliare a D'Alema) in un anonimo Owens, correggendo siamo andati a definirlo: "l'autore di 1984 e della notissima Fattoria degli Animali da cui è tratto il Grande Fratello". E' esattamente il contrario, e se per la favata primigenia si poteva chiedere le attenuanti generiche del sonno, la causa della favata derivata altro non può essere che rincoglionimento tout-court. Bene, cioé male, se continuiamo così, altro non ci resterà che passare la mano e candidarci come prossimo Assessore.