Noi vogliamo molto bene ai nostri lettori, certe volte ci viene da coccolarli col pensiero, e questa mattina (sì stanno scoccando le 7) ancora di più, dopo essere stati su tutta la notte per finire questo giornale "lungo come la camicia di Meo" o "lungo come la fame". Li pensiamo al calduccio sotto le coperte: è sabato: molti non lavorano, qualcuno magari è sveglio e avverte il tepore gradevole che emana dal coniuge che gli dorme accanto, qualcun altro dorme da solo e si culla in pensieri tranquilli, chi fa programmi per i giorni di festa che verranno, chi vorrebbe alzarsi e allo stesso tempo indugiare. A questi diciamo teneramente: ma sì restate, indugiate ancora un po' crogiolatevi nella vostra pigrizia, Lafargue (che non gioca dell'Atalanta come pensa l'Assessore) ci pare scrisse appunto l'Elogio dell'Ozio, concedetevi questo sottile piacere. Soprattutto dateci il tempo di finire questo cazzo di A Sciambere e pubblicare il giornale che poi, finalmente, al letto ci andiamo noi.
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