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Porti Turistici: miopi sono gli Albergatori a non volerli

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 23 ottobre 2004

Caro Sergio, ho letto il breve resoconto riportato dal tuo giornale dell'assemblea annuale degli albergatori elbani e leggo: "Spicca la netta presa di posizione contro la realizzazione dei porti turistici considerata come una "politica miope" che "produce uno sviluppo effimero limitato all'immediato". La principale associazione di imprenditori dell'Isola d'Elba, la nostra piccola "Confindustria" si oppone, come altri, allo sviluppo di un settore, quello della nautica da diporto, in continuo sviluppo in tutta Europa. In tutte le isole del mondo e in tutte le località di mare, turistiche, la nautica rappresenta invece una delle colonne portanti dell'economia locale; per la qualità degli ospiti che può portare, per l'indotto che crea e rappresenta nei fatti anche un turismo diverso da quello che abitualmente accogliamo, non richiede infatti il continuo incremento di cubature distribuite a pioggia, spesso sotto forma di loculi più o meno grandi sul territorio, come a molti piacerebbe. L'associazione degli albergatori, che vorrebbe proporsi come "guida" di tutto il turismo elbano, dimostra ancora una volta la sua incapacità nel saper considerare l'industria turistica elbana nel suo insieme che, sembra purtroppo necessario ricordarlo ancora, non è affatto rappresentata solo dagli alberghi, ma anche da una miriade di altre attività economiche che vivono anch'esse di turismo. Ignorare questa realtà dimostra solo l'inadeguatezza e i limiti di quanto viene proposto e affermato, con le conseguenze che tutti possiamo vedere: siamo un'isola turisticamente "dimezzata". Dove è finito il famoso "sistema Elba"? E’ davvero qualcosa che dovrebbe ruotare solo attorno alle attività alberghiere e collegate? Non sarebbe credibile. Un "sistema" che possa essere realmente condiviso e sostenuto, funzionante, dovrebbe considerare tutte le realtà economiche esistenti anche quelle che sembrano concorrenti: dalle case-vacanza, alla nautica da diporto, al commercio, ai servizi, perché sono tutte attività necessarie al buon funzionamento dell'industria turistica nel suo insieme. Casomai ogni settore dovrebbe essere ottimizzato, migliorato, ma certo non escluso. E’ anche sbagliato pensare che chi raggiunge l'Elba in barca non sia interessante per le attività alberghiere; molte persone che possiedono o affittano barche, spesso scendono a terra per dormire quando trovano strutture adeguate alla loro accoglienza e questa abitudine c'è per le barche come i motoscafi, ma anche per gli ospiti di imbarcazioni di dimensioni maggiori, anche a vela. Da sempre è così. Lo stesso vale per tutti quei turisti, spesso stranieri, che viaggiano con auto e barca al seguito e cercano strutture ricettive che offrano anche un servizio di ormeggio per le loro imbarcazioni, il Lago di Garda può essere un esempio. Questi ospiti inoltre, se potessero scendere a terra con qualche comodità, usufruirebbero di tutti quei servizi che l'isola può offre: noleggi, taxi, ristoranti, negozi, musei, alimentari, bar, locali notturni, servizi di assistenza, e via elencando, creando quella circolazione economica utile a tutta l'isola. Purtroppo non si può che riscontrare ancora quella caratteristica di saper guardare solo al ristretto perimetro dei propri interessi, che non è una particolarità dei soli albergatori ma qualcosa di assai diffuso; non per questo risulta, nei fatti, utile ad uno sviluppo armonico e generale dell'isola. Forse senza che ce ne accorgessimo, l'Isola d'Elba è diventata una succursale delle Dolomiti, abbiamo dimenticato anche il mare che ci circonda.


san giovanni porto turistico

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