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A Sciambere Primulato dei Benefici e Beneficiari

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 21 ottobre 2004

Torna a spandere su di noi il suo arguto sapere la Primula Russa, che dedica la sua prosa alle pubbliche investiture dei più grandi, intelligenti, creativi, originali, infaticabilmente operosi, preparati, disinteressati e degni tra di noi elbani, e si stupisce dei nostri stupori. E tanto stringente è il suo ragionare talchè altro non ci resta che fargli luogo cedendogli ben volentieri per una sera lo spazio di A Sciambere: Il sistema l’ha messo a punto la Chiesa nel Medioevo: si chiama “sistema dei Benefici”. In sostanza si provvedeva a sostentare un membro della Comunità (per i servigi che prestava, per ottenere servigi da suoi amici potenti, per levarselo di torno, perché era egli stesso potente o congiunto di potenti) con un bene disponibile della Comunità –di solito un bene della Chiesa (una “cappellania”, una parrocchia, un’abbazia, una commenda, insomma qualcosa che prevedesse una rendita economica), anche se il servizio che veniva ricompensato riguardava altri ambiti–. Quando il titolare moriva, o cambiavano i rapporti di forza, il “beneficio” ritornava disponibile per altre simili operazioni. Talvolta esso toccava a qualcuno che ne era veramente degno, e che lo gestiva al meglio; ma diciamo che questo era un gradito “in più”. L’importante era la transazione e ciò che comportava. Da allora le cose sono andate spesso per la strada indicata, e del sistema si sono impossessati anche i poteri laici, dello Stato moderno, del Dispotismo, degli Stati post feudali, fino ai giorni nostri. In fondo il famigerato “Manuale Cencelli”, che governava gli assetti di potere all’epoca della Grande Democrazia Cristiana, non era che un prontuario applicativo di quell’antico sistema. Ci vorremo allora stupire, come ingenuamente sembra fare la “Copertina” del 19 u. s. di “Elbareport”, che anche da noi le cose vadano così? Che gli eredi della Grande Democrazia Cristiana (“Margherita” e satelliti) e della Democrazia-Cristiana-uguale-e-di-segno-contrario che è stato il PCI, si comportino allo stesso modo? O davvero s’era pensato che vincere le elezioni a Portoferraio fosse la Rivoluzione? Con chi? Con quel po’ po’ di rivoluzionari dei triciclisti –la cui voce era “Che” Coluccia (ma “che” o ce fa)–? Va be’! c’erano i ‘movimenti’; ma s’è capito subito che dovevano fare da ‘copertura’, perché a decidere dovevano essere le Nomenclature: e infatti s’è ben visto il fastidio verso il loro giocoso agitarsi, e come sia stato male ingoiato il loro assurdo pretendere di voler escludere qualcuno che “era stato deciso” di cooptare a ruoli “riservati” (anche le Nomenclature della Chiesa avevano delle cariche ‘riservate’, che si tenevano disponibili in esclusiva per concederle a chi volevano). Ma poi, basta!. Lasciateci lavorare, per piacere. C’è da sistemare questo, che non si sa che farsene?: ecco lì un bel ‘beneficio’ pronto, e non ci si pensa più. C’è da ricompensare quest’altro?: pronta una ‘cappellania’, che poi ci serve anche per far vedere chi è che conta davvero. Non lo vòle nessuno?: e noi si dovrebbe da’ retta a Nessuno? Se Nessuno vòle, sta dentro, e qualcosa gli tocca anche a lui; se no, s’arangia! Cari amici di “Elbareport”, no! La rivoluzione non c’è ancora stata. E si vede. S’è levato di mezzo qualche disastro, e s’è dato una bella verniciata, che non scomoda per nulla. Siamo di sinistra, e si crede nell’Evoluzionismo: fra otto miliardi di anni ai posti giusti ci si metterà le persone giuste. Nel frattempo speriamo che qualcuna ci capiti per caso. Per il resto, il “sistema dei benefici” è così ben collaudato… Vorremmo tuttavia proporre una mediazione, tanto per adeguarsi: sistemiamo pure chi c’è da sistemare; ma almeno “promoveatur ut amoveatur”, che si levi per sempre dai polmoni. Ad maiorem Dei gloriam.


Primula Rossa Fiori Piante

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