È di questi giorni la notizia secondo la quale, nel piano quinquennale della Soc. Toremar valido fino al 2008, vi sarebbe in progetto, la costruzione di un nuovo traghetto che dovrebbe sostituire il vecchio “Aegilium” sulla line A4 Giglio – Porto S.Stefano. Ma ripercorriamo le varie fasi che hanno determinato i due piani quinquennali precedenti secondo i quali già era stata prevista la costruzione della nuova nave. L'Isola del Giglio è collegata al continente tramite il traghetto "Aegilium" della Soc. Toremar sovvenzionato dallo Stato, lungo 45 metri che può trasportare solamente 17 auto e 500 passeggeri nel periodo estivo e 250 nel periodo invernale, pertanto non in grado di rispondere alle richieste ed esigenze della popolazione residente e non, a causa delle sue limitate dimensioni ed inoltre non più rispondente alle attuali norme riguardanti l'abbattimento delle barriere architettoniche. Durante l'inverno, tale vettore, essendo l'unico a svolgere il servizio di trasporto pubblico, spesso non riesce a garantire anche in condizioni meteo-marine non eccessivamente avverse, la regolarità dei collegamenti; Tale mezzo, secondo il vecchio piano quinquennale Toremar doveva essere già sostituito entro l'anno 1997, sulla linea A/4 Giglio - Porto S. Stefano, da un mezzo di nuova costruzione, dimensionato sia alle esigenze di trasporto della popolazione sia alle caratteristiche del Porto dell'Isola del Giglio, della lunghezza di 55-60 metri, dotato di doppia apertura (a prua e a poppa) per poter operare senza dover compiere manovra di evoluzione nell'ambito portuale come già dimostrato dall'armatoria privata che opera da anni con vettori di tali caratteristiche e dimensioni. La Soc. Toremar, con i finanziamenti destinati alla costruzione di una nuova nave per il Giglio, commissionò e successivamente fece realizzare, presso i cantieri Rodriguez, in amministrazione controllata, un mezzo veloce della lunghezza di 70 metri, (MTV Isola di Capraia) senza doppia apertura e perciò inadatto ad operare nel porto dell'Isola del Giglio. Tale mezzo fu usato successivamente, a partire dal luglio '99 sulla linea Piombino - Porto Azzurro finendo poi, dopo la stagione estiva, inutilizzato nel porto di Livorno. Dalla primavera del 1995 l'Amministrazione Comunale ha avuto numerosi contatti sia con la Regione Toscana che con il Ministero dei Trasporti durante i quali si era decisa la costruzione di una nave destinata a sostituire l'Aegilium. Tale progetto venne accantonato e fu commissionato il "mezzo veloce". L'Assessore Regionale ai Trasporti si risentì nei confronti dell'allora Ministro Burlando per non essere stato da questi, così come previsto dalla legge, messo al corrente della nuova decisione. A seguito di questo cambiamento di indirizzo, peraltro fortemente contestato dall'Amministrazione Comunale, la Soc. Toremar operò la "tattica del silenzio" mirante esclusivamente a far passare del tempo senza nulla concludere adducendo l'intenzione di far operare al Giglio il traghetto Liburna di 70 metri di lunghezza come il mezzo veloce ma dotato di doppia apertura e di una migliore manovrabilità. La Soc. Toremar, a conclusione di questo farraginoso percorso che dimostrava la scarsa volontà a risolvere un problema che l'armatore privato aveva già brillantemente risolto da anni con l'acquisto di ben due vettori di 60 metri, propose nel Piano Quinquennale 2000/2004 una ristrutturazione dell'Aegilium consistente nello "svuotamento" della zona alloggi equipaggio per aumentare di sole 14 unità la capacità di trasporto auto senza ovviamente incidere minimamente sul disagio che i Gigliesi avrebbero continuato a subire durante la traversata sulla nave che rimaneva comunque, oltre che vecchia, anche troppo piccola e senza alcun confort. L'Amministrazione Provinciale tramite il suo Assessore ai Trasporti Sergio Bovicelli, dopo una riunione di consultazione sull'Isola, aveva inoltrato il proprio parere alla Regione Toscana con nota n° 5522 del 25.01.2002 esprimendo la propria contrarietà al piano quinquennale e specificatamente come si legge nella lettera "si ritiene del tutto inopportuna ed inadeguata l'ipotesi di utilizzo su tale rotta, ancora una volta, della vecchia Aegilium, anche se modificata dai prospettati interventi volti ad aumentarne la capacità di carico per ulteriori 13 posti auto, dato che tale nave anche con condizioni del mare non particolarmente sfavorevoli non assicura il collegamento con la terraferma con gli immaginabili gravi disagi per la popolazione dell'Isola del Giglio. Anche la Regione Toscana con Deliberazione n° 000437 del 04.04.2000 della Giunta Regionale aveva espresso il seguente parere: 1. di ritenere non ammissibile che per il collegamento con l'Isola del Giglio, si debba ancora ricorrere all'Aegilium la cui sostituzione era già stata prevista nel piano 1990/1994 e reiterata nel piano 1994/1999, ma non ancora attuata; 2. di reiterare la richiesta di sostituzione con carattere di urgenza dell'Aegilium con una nuova unità con caratteristiche idonee alla domanda di trasporto della comunità gigliese e compatibile con le strutture portuali. I gigliesi si organizzarono in una Associazione denominata "UNA NAVE NUOVA PER IL GIGLIO" rappresentativa di tutta la popolazione e di supporto all'Amministrazione Comunale perché potesse tutelare i diritti ed il benessere sociale ed economico della comunità e soprattutto di quei cittadini che, nonostante tutte le problematiche legate alla insularità, continuano caparbiamente a vivere sull'Isola nonché di coloro che attratti dalle bellezze naturali del Giglio lo eleggono quale ambita meta per le vacanze estive. Furono organizzate diverse manifestazioni di protesta presso l’Amministrazione Provinciale, la Prefettura, la Regione e da ultimo quella presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti poi rinviata perché sembrava che da parte del Direttore Generale vi fosse la volontà di risolvere il problema. Da allora silenzio!!! Alla luce di quanto sopra esposto appare evidente che gli abitanti dell’Isola del Giglio sono stati, in questo ultimo decennio, non solo presi in giro ma abbindolati da facili promesse. La notizia della costruzione del nuovo traghetto ha suscitato non solo ilarità ma, più di ogni altra cosa, sdegno nei confronti di chi si ricorda del Giglio esclusivamente ogni cinque anni! Vivere in una realtà come la nostra è molto difficile soprattutto quando i mezzi di comunicazione sono inidonei e non più in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione sempre più legata alla terraferma. A questo punto rimane da conoscere quali sono le effettive volontà di chi questa nave nuova la deve finanziare È sempre valida la proposta scaturita nel lontano Consiglio Comunale del 14 febbraio 2000 secondo la quale è stato determinato di “chiedere al Ministero dei Trasporti, qualora la Toremar, così come ha fatto fino ad oggi, si mostri incapace di risolvere il problema, di togliere la sovvenzione alla suddetta società (per la frazione riguardante la linea A4) e trasferirla quindi al Comune di Isola del Giglio che a sua volta provvederà ad emanare apposito bando di gara per individuare un nuovo soggetto che voglia davvero servire dignitosamente il trasporto marittimo della popolazione di Isola del Giglio”.
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