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Controcopertina - Delega Ambientale, Ecomostro di Procchio da abbattere?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 15 ottobre 2004

“È nata per smantellare la legislazione ambientale, ormai è fuori tempo massimo. Servirà solo ad evitare che il Parlamento discuta seriamente delle vere problematiche dell’ambiente in Italia”. Non ha dubbi Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente sul ritorno alla Camera, per l’ennesima volta, della Delega Ambientale. Il conto, svela Legambiente, è presto fatto: “La Camera è già impegnata con la Finanziaria, quindi se ne riparla a fine anno – dichiara Della Seta – Ammesso e non concesso, poi, che finalmente si arrivi a un testo approvato, ci vorrebbe un altro anno e mezzo per arrivare ai nuovi testi unici. A venti mesi dalla fine della legislatura, questo vuol dire che non se ne farà nulla”. “In ogni caso, - aggiunge Roberto Della Seta – visto che nel testo si parla di demolizione di ecomostri, Legambiente è ben lieta di fornire una lista della spesa aggiornata”. Oltre a Punta Perotti a Bari infatti, l’associazione ambientalista ricorda al Governo come a minacciare il paesaggio italiano restino ancora in piedi non solo le vecchie conoscenze (da Pizzo Sella alle 600 villette nella Valle dei Templi, da Sanremo a Vico Equense passando per Porto Venere, per citare solo i più conosciuti), ma anche le ‘new entry’. Nel solo 2004, infatti, grazie alla maxi sanatoria voluta dal Governo Berlusconi sono spuntati come funghi nuovi ecomostri da quello di Procchio all’Isola d’Elba, alla barriera fantasma trasformatasi in porto di Santa Marinella, dai 60 pilastri per un residence sulla spiaggia a Paestum fino al complesso turistico di Montalto di Castro. “Insomma, - conclude Roberto Della Seta – c’è una ‘lista della spesa’ degna della più grande delle abbuffate”. Ma ecco un'analisi per punti della legge delega approvata al Senato: UN NUOVO CONDONO Il maxiemendamento del governo, passato con il voto di fiducia, consente di sanare gli abusi edilizi commessi fino al 30 settembre scorso nelle aree di interesse ambientale. Le opere abusive dovranno superare un accertamento di compatibilità paesaggistica e i trasgressori pagheranno una sanzione dai tremila ai cinquantamila euro. La domanda di sanatoria dovra' essere presentata entro il 31 gennaio del 2005. L'opposizione ha fortemente contestato la norma, sostenendo che servirà a Silvio Berlusconi per sanare il teatro all'aperto costruito nella sua villa in Costa Smeralda, la Certosa. DEPENALIZZATI I PICCOLI ABUSI... Per il futuro, la delega ambientale prevede una depenalizzazione degli abusi edilizi più "lievi", cioè quelli che non abbiano determinato la creazione di nuove superfici o volumi: quindi restauri, aperture di nuove porte e finestre, eccetera. Saranno le soprintendenze a decidere volta per volta se i lavori in questione sono compatibili con il vincolo paesaggistico. In tal caso, i trasgressori potranno sanare gli abusi pagando una multa, ma non saranno chiamati a rispondere in sede penale. ... E INASPRITI QUELLI PESANTI Gli abusi più pesanti vengono invece sanzionati con un inasprimento delle pene: fino a quattro anni di carcere per gli aumenti di volumetria superiori al 30% (si parla sempre di costruzioni edificate nelle aree di interesse ambientale). Stessa pena se l'ampliamento supera i 750 metri cubi o se si costruisce ex novo un fabbricato di mille metri cubi. UN ABBATTIMANTO ANNUNCIATO Nello stesso provvedimento, si prevede la demolizione dell'ecomostro pugliese di Punta Perotti, già decisa dalla Cassazione. Di fronte alla latitanza del comune di Bari e della Regione Puglia, si farà intervenire direttamente l'esercito. GLI ALTRI ECOMOSTRI Anche per gli altri ecomostri, il disegno di legge prevede norme più snelle per gli abbattimenti, con un ruolo di primo piano per le soprintendenze. SAGGI DI GOVERNO Ma condono ed ecomostri sono solo una parte della delega approvata dal Senato. Il provvedimento affida al governo la possibilità di legiferare su sei importanti materie di interesse ambientale: gestione dei rifiuti, tutela delle acque, difesa del suolo, gestione delle aree protette, risarcimenti contro i danni all'ambiente, valutazione di impatto ambientale. I decreti delegati su queste materie saranno scritti da una commissione di 24 esperti nominati dal ministro dell'Ambiente. I decreti delegati saranno presentati dal governo entro diciotto mesi dall'entrata in vigore della legge.


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