Con la giornata di mercoledì si è chiusa, purtroppo senza alcun esito, la fase delle "ricerche dedicate" dei tre giovani dispersi in mare da sabato pomeriggio, quando i tre erano partiti dalla Capraia, nonostante le condizioni meteo non si annunciassero come le più propizie, con l'intenzione di raggiungere un amico in Corsica. Dalla Capitaneria di Porto di Livorno tengono però a precisare (anche perchè in un lancio d'agenzia si era accennato alla cessasione tout-court delle ricerche) che i mezzi della Guardia Costiera Livornese, così come quelli dei colleghi di La Spezia e di Genova continueranno a pattugliare le acque dell'Alto Tirreno e del Mar Ligure (come d'altra parte fanno quotidianamente) nella speranza di trovare i dispersi ed il gommone Zodiac di cinque metri con il quale un po' avventurosamente (e pure inutilmente sconsigliati da qualcuno a Capraia) i tre avevano deciso di prendere il mare. Si continuerà quindi a cercarli anche se cambiano i protocolli, le modalità insomma, ma è corretto non farsi troppe illusioni: le probabilità di trovare ancora in vita quei ragazzi che fanno settanta anni in tre possono essere definite molto prossime allo zero. In questi quattro giorni dal mare e dal cielo la vasta area marina dove si sarebbe potuto trovare il gommone (se fosse ancora in galleggiamento) è stata battuta palmo a palmo, e la sopravvivenza in acqua dopo un naufragio, anche in queste stagioni, si conta purtroppo in ore.
Cielo plumbeo su mare bis