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Il Parco mette il segreto sui tuffi di Politici e VIP nel mare vietato dell'Arcipelago.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 ottobre 2004

Durante l’estate appena conclusa, LEGAMBIENTE ha ricevuto numerose segnalazioni di imbarcazioni di cosiddetti VIP in aree marine “1” dell’Arcipelago Toscano dove è proibito accedere se non per motivi di carattere scientifico, zone di particolare pregio e delicatezza in cui il Decreto del Presidente della Repubblica che ha istituito il Parco Nazionale dispone il divieto di qualsiasi attività che possa determinare l’alterazione degli ecosistemi, compresa la balneazione. Divieti che sono fatti rigorosamente rispettare ai comuni mortali, ma non evidentemente a Parlamentari, Ministri, personaggi famosi, potenti e alti funzionari o agli amici degli amici che famosi o potenti aspirano a diventare sfoggiando dubbi privilegi. Sulla stampa e su alcuni siti internet sono stati fatti i nomi di personaggi illustri che avrebbero navigato, fatto il bagno o si sono immersi nelle proibitissime acque di Montecristo, Pianosa e Giannutri. Particolarmente frequentata e ambita dai VIP sembra essere la vietatissima Montecristo (la Forestale permette l’accesso alla Riserva Integrale di sole 1.000 persone all’anno ed è assolutamente proibita la balneazione) tra i personaggi della politica e della cultura sono stati segnalati in agosto Stefania Craxi e l’ex Direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli con panfilo, imitati nello stesso mese dall’On. Massimo D’Alema; il Ministro degli Esteri Frattini è stato anche visto immergersi a luglio nella zona proibita di Giannutri e risulterebbe presente a Montecristo a fine Agosto. Lo scrittore e comico Giorgio Faletti sarebbe l’unico dei VIP ad essersi beccato una multa a Montecristo ma solo per aver fatto il bagno. Più discreta, ma altrettanto nota, la strana e rapidissima visita del Ministro Castelli a Pianosa. A queste riconoscibilissime frequentazioni se ne sono aggiunte molte altre – non crediamo sempre autorizzate - con un notevole traffico alti papaveri della Pubblica Amministrazione ed ancoraggi di panfili, imbarcazioni varie, gommoni o addirittura navi da crociera e battute di pesca come successo a Giannutri, senza contare i molti ospiti che sembrano frequentare Pianosa ben dopo l’orario consentito ai 250 turisti giornalieri autorizzati. Messa in allarme da segnalazioni e notizie di stampa, ad agosto LEGAMBIENTE ha richiesto al Commissario del Parco di poter consultare le autorizzazioni rilasciate dall’Ente per gli accessi alle zone di riserva integrale (zona 1) delle isole toscane. Il 22 settembre il Commissario Barbetti (A.N.) ha risposto alla richiesta fornendo solo i dati numerici delle concessioni per gli accessi alle aree marine interdette: Accessi per attività di studio e ricerca scientifica e attività cinematografiche: 11 per Gorgona; 6 per Capraia; 41 per Pianosa; 13 per Montecristo; 10 per Giannutri Accessi per progetti di fattibilità ed attività promozionale: 1 per Gorgona; 1 per Capraia; 21 per Pianosa; 29 per Montecristo; 1 per Giannutri. Ma il Commissario si è rifiutato di dare a LEGAMBIENTE la cosa più interessante: i nominativi di chi avrebbe compiuto questa imponente massa (135 autorizzazioni!) di attività scientifiche, cinematografiche e promozionali delle quali nell’Arcipelago Toscano non si hanno che scarsissime notizie. Il no è stato motivato dalle norme di tutela della privacy. Un bell’esempio dell’applicazione dei criteri della trasparenza e pubblicità che, ai sensi della legge 241/90, devono ispirare l’azione della pubblica amministrazione. Il rifiuto di fornire nominativi e dei dati da parte del Parco rafforza il sospetto che, con un’interpretazione pretestuosa della legge sulla privacy, l’Ente intenda nascondere favoritismi per i potenti di turno. Altrimenti perché si dovrebbero celare i nomi di presunti scienziati e cineasti ed addirittura dei realizzatori di “progetti di fattibilità ed attività promozionali” (si presume per il Parco…) che certamente non si fanno e si autorizzano per stenderci sopra un bel velo di segretezza? Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano IL TESTO DELL'ISTANZA DI LEGAMBIENTE AL DIFENSORE CIVICO Al Difensore Civico della Regione Toscana Dott. Giorgio Morales Oggetto: istanza di annullamento esclusione al diritto di accesso agli atti – Art. 15 L. 340/2000. Il sottoscritto Gian Lorenzo Anselmi in qualità di Presidente pro tempore di Legambiente Arcipelago Toscano CHIEDE che la S.V. ordini all’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano l’esibizione e il rilascio di copia conforme all’originale degli atti già richiesti con nota del 28/08/2004 (allegato 1). Tale istanza si rende necessaria poichè il Commissario del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Dr. Ruggero Barbetti, ha fornito solo una parte dei dati richiesti (allegato 2), motivando il parziale diniego con la necessità di rispettare il “divieto introdotto dalle norme sulla privacy”. Per meglio comprendere le motivazioni della suddetta richiesta di accesso agli atti, si fa presente che nel corso della passata stagione estiva sono pervenuti alla scrivente associazione alcune segnalazioni di cittadini che, navigando nelle acque dell’Arcipelago Toscano, hanno rilevato una numerosa presenza di natanti e subacquei in zone marine in cui è possibile accedere con autorizzazione che l’Ente Parco è tenuto a rilasciare solo in alcuni particolari casi. Tali casi sono specificati nel D.P.R. del 22/07/1996 che istituisce il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e nel D.M. del 19/12/1997 che introduce norme di salvaguardia per l’area marina circostante l’Isola di Pianosa. In particolare l’Art. 4 dell’Allegato A – misure di salvaguardia del D.P.R. del 22/07/1996 recita “ in zona 1 l’ambiente naturale è conservato nella sua integrità. Pertanto sono vietate tutte le attività che ne determinino in qualsiasi modo l’alterazione e vigono i seguenti ulteriori divieti…: c) l’immersione con apparecchi autorespiratori, fatte salve le immersioni autorizzate dall’Ente Parco per finalità di ricerca scientifica e per attività cine-fotografiche. e) la navigazione, l’accesso, la sosta e l’ancoraggio di navi, imbarcazioni e di natanti di qualsiasi genere e tipo salvo quanto disposto dall’Ente Parco per i soli residenti e per i proprietari di abitazioni nelle isole di Capraia, Gorgona e Giannutri muniti di autorizzazione dell’Ente Parco e per motivi di servizio f) la balneazione all’Isola di Montecristo.” Ad oggi, i decreti suddetti rappresentano le norme di riferimento in quanto l’Ente Parco non si è ancora dotato del Piano del Parco, unico strumento mediante il quale è possibile predisporre eventuali deroghe alle misure di salvaguardia previste dai medesimi decreti. Tuttavia, è stata segnalata, nelle zone interdette di alcune isole ed in particolare a Giannutri, Montecristo e Pianosa, la presenza di bagnanti e imbarcazioni, di cui alcune di notevoli dimensioni, e comunque tali da poter arrecare danni ad un ambiente marino, che, nelle zone in questione, è caratterizzato da ecosistemi particolarmente delicati. Inoltre, per quanto concerne i motivi addotti dall’Ente Parco per giustificare il parziale rifiuto dell’accesso agli atti, si rileva come Legambiente, in qualità di associazione legalmente riconosciuta e rappresentante di interessi diffusi, abbia necessità, per curare tali interessi giuridicamente rilevanti, di accedere agli atti richiesti. Pertanto, un eventuale interesse alla riservatezza deve comunque recedere come indicato nella l. 7 agosto 1990 n. 241. Peraltro, la stessa l. 31 dicembre 1996 n. 675, a garanzia della privacy, preclude l'accesso solo per quei documenti relativi ai dati sensibili della persona (vita privata, riservatezza sullo stato di salute, fede religiosa, difesa della dignità umana). Pare improbabile la presenza di dati sensibili, per persone impegnate in attività di servizio o in immersioni subacquee per attività di ricerca e cinefotografiche, che sono, in definitiva, le uniche attività consentite nelle zone di tutela integrale. Infine, si fa presente che, come previsto all’art. 1 della l. 7 agosto 1990 n.241, l’attività amministrativa è retta, tra gli altri, dal criterio di pubblicità. Per opportuna conoscenza si allega alla presente lo statuto di Legambiente. Ringraziando per l’attenzione e in attesa di un sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti.


Montecristo

Montecristo

montecristo 3

montecristo 3

Giannutri

Giannutri

pianosa  area marina protetta

pianosa area marina protetta

Pianosa Isolotto

Pianosa Isolotto

giannutri imbarcazioni sottocosta v

giannutri imbarcazioni sottocosta v