Cari Redattori, nella mia infanzia e adolescenza ho avuto la grande fortuna di fare le scuole elementari alla Cesare Battisti (al Grigolo, per intendersi), le scuole medie alla Giovanni Pascoli, le superiori al Liceo Foresi quando, nella sua nomade vicenda, stette per qualche anno fermo in viale Elba. Di quegli anni porto bellissimi ricordi e un profondo senso di gratitudine per le persone che mi hanno dato un'istruzione, una formazione e una accettabile capacità di stare al mondo. La stessa cosa non può evidentemente dirsi per altri, fra cui gli attuali reggitori del Parco. Costoro, che a suo tempo usufruirono comunque degli Istituti scolastici elbani, affossano ora il progetto della Cittadella Scolastica nell'ex-Scuola di Finanza, una delle cose più intelligenti che si potevano fare. Staremo a vedere quali siano i progetti futuri. Al momento, posso solo dire che nei nostri tempi, ancor più che in passato, la formazione professionale e culturale è lo snodo strategico attraverso il quale passano le aspettative di crescita di una comunità. Per farla breve: se diventiamo tutti un po' più colti e più aggiornati, magari non ce la facciamo lo stesso, ma qualche possibilità in più ce l'abbiamo, in questo mondo così competitivo; se diventiamo sempre più ignoranti e arretrati, è sicuro che ci lasceremo le bucce. Se qualcuno, al Parco, perseverando in una sordità ormai annosa nei confronti della realtà locale, pensa che non valga la pena investire nella formazione culturale e professionale dei ragazzi dell'isola, sappia che sta per commettere un errore gravissimo, del quale dovrà poi rispondere. E' certo che il declino delle strutture di formazione spalanchi le porte al degrado prima culturale, poi inevitabilmente sociale. Cosa faremo domani, in assenza dei quadri professionali necessari al funzionamento dell'isola (direttori di albergo, architetti, medici, cuochi), continueremo a importarli da fuori? Oppure vogliamo pensare che anche i giovani, all'Elba, devono avere qualche speranza e frequentare scuole decorose, dignitose e formative? Va da sé che queste scuole devono per forza di cosa trovarsi a Portoferraio, per evidenti questioni logistiche. Da parte mia, esprimo tutta la mia solidarietà e il mio appoggio a chi persegue l'obiettivo del recupero della ex-Finanza per farne la Cittadella scolastica, anche nella speranza che, sul tema, possa esservi la nacessaria mobilitazione. Mi limito per il momento a questo sfogo. Altre e più meditate considerazioni potranno eventualmente essere fatte in seguito. Franco Cambi Archeologia dei Paesaggi Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti - Siena
ex finanza