Direttore, scrivo a te per tutti nella speranza che tu voglia e possa pubblicare questa mia e che tutti gli interessati la possano poi leggere. Il Presidente Alessi ha già deciso di ritirare le querele presentate dalla mia giunta ma con questa lo esorto (anche se non ce n'è bisogno) a farlo celermente.... apriremo possibilmente un'ampia discussione in assemblea della C.M. che forse è meglio che farlo in tribunale. Ti ribadisco che mi sono offeso molto, che la mia onestà e quella della mia giunta non doveva essere messa in discussione nemmeno in maniera equivoca o involontaria da chicchessia e che sulle frasi "incriminate" intenderò continuare una mia personalissima battaglia che se non sarà legale lo sarà politicamente e forte e decisa. E per evitare che che questa mia lettera si trasformi in una Coluccia-missiva (ex-sindaco che non conosco, che saluto cordialmente, di provate capacità, ma che di certo non annovera la sintesi tra le sue doti .... no assessore, la clorofilla non c'entra niente ...) cercherò di elencare i perchè del mio cambio di tendenza: 1) Non voglio dare adito ad equivoci sulla data delle querele il cui iter è iniziato a luglio e che si è solo casualmente concluso con la data di scadenza del mio mandato. 2) Non voglio che qualcuno pensi che è facile fare le cause con i soldi dei contribuenti: se lo farò pagherò di tasca mia (ma chiederò anche i danni per me e non per l'Ente come adesso. 3) Probabile che le indicazioni che abbiamo dato ai nostri legali non siano state chiarissime, il che ha comportato alcune errate indicazioni sulle persone che intendevo e intendevamo querelare: è stato così colpito qualcuno che non c'entra niente, ed è rimasto fuori qualcuno che invece ha parlato troppo, da qui la giustezza di un ritiro di delibera che ti posso garantire, e pensi tu mi creda, farei adesso anche io se fossi ancora responsabile dell'ente, anche soprattutto in merito ai punti 1)e 2). 4) Questo non è un tardivo pentimento, così come non era stato un "colpo di coda velenoso" il mio precedente agire ... sono tuttora incazzatissimo e lo dimostrerò ... ma nel mio stile, pur giovane politicamente, ritengo più consono un dibattito costruttivo e un chiarimento a 360 gradi anche con le associazioni citate (magari se Alessi ci dà agli Orti, così eventualmente se mi riesce affogo Mazzantini), che non uno scontro di carte bollate al quale ho pensato a suo tempo di fare ricorso (e non è detto, ripeto, che a titolo personale io non lo faccia in un prossimo futuro, se questo "chiarimento chiaro e chiarissimo" agli Orti o a mezzo stampa non ci fosse) probabilmente anche motivato da tensioni ed una situazione "politico-presidenziale estiva" che non era delle migliori e che può anche avere condizionato le mie scelte. Certo di aver concentrato al massimo le mie idee, anche al rischio di non essere pienamente capito. Le vignette su di me (semmai altre ce ne fossero) fammele fare da Beneforti che mi è simpatico e che di solito ci azzecca, che quelle del mio compaesano di solito restano incomprensibili ai più quando addirittura non scadono nel cattivo gusto.... Con immutata simpatia Luca Simoni Prendiamo atto di quanto di quanto ci ha scritto l'ex-Presdidente della Comunità Montana e lo giriamo come ci chiede al giudizio degli interessati e dei lettori. Ci consenta Simoni solo due brevi chiose, sul vagheggiato incontro degli Orti e sulle attività dei vignettisti di Elbareport. Circa il chiarimento degli Orti facciamo voti che rimanga strettamente sul piano dialettico, Mazzantini sia per la sua costante pratica sportiva che per le occupazioni professionali pregresse (dal sub al boscaiolo) è in eccellente forma, difficilissimo da affogare non fosse altro per la sua acquaticità, e poi se suo padre era più conosciuto col soprannome di "Veleno" qualcosa vorrà pur dire; anche tra i pacifisti, creda Simoni, é possibile trovare qualche ossaccio. Quanto ai vignettisti dobbiamo ripetere per l'ennesima volta che le vignette Alex ed Attilio non le confezionano su ordinazione. Tutti quelli che collaborano a questo giornale scrivano, disegnino o fotografino, lo fanno con la loro testa e il loro gusto, senza altro condizionamento che il rispetto delle norme di legge. Non abbiamo mai detto cosa disegnare (o scrivere) o non disegnare, non cominceremo adesso.
simoni luca