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Cari colleghi albergatori, basta con le lamentele e rimbocchiamoci le maniche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 10 ottobre 2004

Cari amici albergatori, ho atteso fino ad oggi un intervento istituzionale sul tema della promozione/stato dell'ambiente dell'isola; questo non è arrivato e ciò conferma che il problema non è valutato tale, o se lo è riguarda solo noi. Non è mia intenzione sottrarre risorse destinate alla promozione, il nostro e mio interesse è di fare una buona PROMOZIONE che, per avere possibilità di successo duraturo, deve trovare la piena rispondenza del territorio.PUNTO. Le condizioni di degrado e trascuratezza dell'Elba sono così palesi e diffuse da essere anche offensive della sensibilità degli ospiti e voglio sperare anche di molti elbani, e tali da azzerare l'effetto della straordinaria bellezza dell'isola. Non credo che minimizzare sia utile a chicchessìa, e mi rifiuto di pensare che sia necessario fare l'elenco delle nefandezze sparse sul territorio per essere creduti. E' un fatto che ogni anno molte sono le critiche e gli inviti a "darci da fare", sono esortazioni da parte di chi vuole bene all'Elba; ascoltiamole! Fra mille emergenze è difficile fare la classifica delle priorità, ma nella attuale situazione credo proprio che dobbiamo dar credito alle lamentele degli ospiti e occuparci di ciò che determina il calo di gradimento: Degrado ambientale, sciatteria dell'arredo urbano, carenza della raccolta differenziata e smaltimento rifiuti, scarsa qualità o assenza dei servizi di base dell'accoglienza, prima ancora delle 995 cose elencate nelle relazioni annuali di enti e categorie. Ritengo che in assenza di un impegno istituzionale dobbiamo farci parte attiva per aggregare idee, risorse e competenze. Perciò dobbiamo coinvolgere le istituzioni in un progetto comune per attuare la RACCOLTA DIFFERENZIATA in maniera compiuta, per puntare ad un sistema di TRASPORTI PUBBLICI che consenta di limitare l'uso dell'auto sull'isola e dobbiamo, a livello di operatori e addetti, acquisire un modello COMPORTAMENTALE ETICO per gestire l'accoglienza nel rispetto della tradizionale OSPITALITA' elbana. Si tratta di fare ricorso alle risorse morali e darsi una scossa di orgoglio, e porsi di fronte ai problemi con lo spirito di chi si avventura verso una nuova frontiera, nella consapevolezza di vivere in un contesto di straordinario valore, da rispettare e valorizzare consenvandolo per le generazioni future. Se non ci scuotiamo e continuiamo con l'auto-flagellazione in attesa di miracoli, sarà inevitabile il consolidamento del processo di meridionalizzazione dell'isola, e questa non è una minaccia né una profezia, è una constatazione.


padulella

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