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La Calendula (Calendula officinalis)

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 30 gennaio 2003

Calendula (Calendula officinalis) Pianta erbacea annuale o biennale della famiglia delle Compositae Tubuliflore, è molto conosciuta per i suoi bei fiori giallo-arancio, probabilmente originaria dell’Atlante.Si trova nelle stesse zone climatiche della vite, in particolare nei prati, nei campi di frumento e ai bordi dei viottoli. All’Elba ne troverete in gran quantità tra i filari delle vigne, ma attenzione! Prima di raccoglierle, si deve essere certi che il terreno non sia inquinato, ad esempio da anticrittogamici o antiparassitari utilizzati per proteggere le viti.Si raccolgono i fiori e le foglie al mattino, si usano sia freschi che secchi: i fiori vanno essiccati all’ombra in un luogo ben aerato. Nel linguaggio dei fiori calendula significa dispiacere, dolore. La calendula nella storia Il suo nome, che deriva da Calendae (il primo giorno del mese), indica l’abbondante fioritura in quasi ogni mese dell’anno. I latini la chiamavano Solsequium (che segue il sole), perché i suoi fiori sbocciano quando splende il sole, sono sempre rivolti verso di esso e si chiudono al tramonto. Sono il bollettino meteorologico dei campi: guardando i suoi fiori si può capire che tempo farà, se le corolle sono aperte, allora significa che ci sarà il sole, se le richiude rapidamente ci arriverà presto la pioggia.La calendula è sempre stata conosciuta e utilizzata sopratutto per uso esterno, per la sua attività antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante. La tradizione popolare consiglia di strofinare i fiori sulla zona colpita in caso di punture di insetti.Nella mitologia è legata alla storia di Adone e Venere. Adone fu adottato da Venere, che lo affidò a Proserpina, regina degli Inferi. Proserpina, colpita dalla bellezza del giovane si rifiutò di restituirlo a Venere, e Zeus, per mettere fine alla disputa, sentenziò che il giovane dovesse trascorrere una parte dell'anno con Venere nel regno dei vivi e una parte con Proserpina nei regno dei morti. Dalle lacrime versate da Venere per la perdita del suo amato nacque la calendula destinata, come Adone, a periodi di vita alternati a quelli di morte. Secondo una leggenda germanica, bisogna raccogliere la terra dove l'amato ha lasciato impressa l'orma del piede e riporla in un vaso. Qui si deve seminare la calendula, chiamata la "Sposa del Sole" (Sonnenbraut) e, quando la pianta fiorirà, sboccerà l'amore.Gli antichi egizi la usavano contro le febbri e la dedicarono al dio sole, Ra; Ippocrate e Dioscoride la ritenevano utile per alleviare il parto. Durante il Medioevo era somministrata per lenire i problemi dell’intestino, gli ingorghi del fegato, le punture degli insetti e i morsi dei serpenti. Nel ‘500 Mattioli fu il primo a utilizzare il collirio di calendula per curare le malattie e le infiammazioni degli occhi. LE RICETTE PER LA SALUTE La calendula · possiede virtù antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, emollienti, lenitive, rinfrescanti; · accresce la produzione degli enzimi digestivi, protegge la mucosa gastrica, stimola fegato e cistifellea e la secrezione della bile; previene i calcoli biliari, migliora l’assimilazione dei cibi, è indicata nella cura di ulcera gastrica, gastrite, colite, è diuretica, depurativa, lassativa, e sudorifera; negli stati influenzali, febbrili e nelle malattie da raffreddamento stimola la circolazione e favorisce la traspirazione aiutando a espellere le tossine dal corpo; aumenta il tono muscolare; ha un’azione antibatterica (ha una attività contro i batteri Gram positivi, staphylococcus aureus, streptococcus B-emolitico), fungicida e antivirale e antinevralgica; è immunostimolante; è stimolante e antispasmodica (pari a 2/3 volte il papavero), dunque è indicata per curare asma, tosse, palpitazioni, insonnia e stati angosciosi (azione sedativa del sistema nervoso centrale); ristabilisce il flusso mestruale, diminuendo i fenomeni dolorosi; assunta in menopausa contrasta l'ipertensione che alle volte può comparire; arresta la diarrea e il vomito persistente; è vasodilatatrice, abbassa il livello di colesterolo e trigliceridi; è indicata per la cura delle affezioni delle vie aeree, come stomatiti, gengiviti, piorrea, piorrea, afte, tonsilliti, faringiti, ascessi. Per il mal d’orecchi1 o 2 gocce di tintura madre in poco olio d’oliva. Per pruriti e orticaria25/30 gocce diluite in un tazza d’acqua tiepida Collirio : Un fiore di calendula, una mezza manciata di fiori di fiordaliso e salvia in un litro di acqua. Pomata cicatrizzante: Mescolare 5 gr di tintura madre di calendula con 3,3 gr di ossido di zinco, 3,3 gr di vaselina e 3,3 gr di lanolina;oppure mescolare 5 gr di tintura madre con 10 gr di pomata allo zinco; oppure spremere due cucchiai da minestra di succo di foglie mescolati a 500 gr di burro. Per favorire il flusso mestruale e per calmare i dolori addominali: Assumere insieme a due dita d’acqua nei dieci giorni precedenti il ciclo 10 gocce di tintura di calendula; 10 gocce di tintura di morella; 10 gocce di tintura di melissa;oppure una tazzina o una tazza al giorno di infuso (1 gr di calendula in 100 ml di acqua); oppure venti/quaranta gocce al giorno di tintura (20 gr di calendula in 100 ml di alcool di 25º, lasciati a macerare per 5 giorni). Infuso contro le congestioni epatiche:1 pizzico di calendula e 1 di tarassaco in una tazza d’acqua, da bere tre volte al giorno. Per placare i dolori mestruali: Far bollire 5 gr di calendula in 100 ml di acqua per due minuti.Decotto contro le variciFar bollire 10 gr di calendula e 5 gr di corteccia di ippocastano in mezzo litro d’acqua per venti minuti, filtrare e strizzarle con un panno. Applicare con garze. Antivomito:Un cucchiaino da caffè in una tisana da bere una volta al giorno. Per sfiammare la gola25/30 gocce in un bicchiere d’acqua tiepida da usare in gargarismo. Sudorazione eccessiva: Fare degli sciacqui nelle zone interessati con un decotto caldo di calendula, poi applicare un talco arricchito con polvere di bulbo di giaggiolo. USO DELLA CALENDULA IN VETERINARIA In veterinaria la calendula può essere usata come in medicina umana. Si ottengono ottimi risultati in contusioni di difficile guarigione, ferite cutanee, eczemi atopici, adenomi delle ghiandole sebacee. Ottimo l’ impiego in corso di dermatite, dermatosi, in caso di punture di insetti, pododermatiti, ulcere, piaghe, ipercheratosi dei polpastrelli.Ho sperimentato personalmente l’efficacia della calendula su un gattino. Tornato a casa con un gonfiore sulla guancia, ho pensato che si trattasse di una puntura, dato che non aveva segni evidenti di un graffio. Era impressionante perché il suo muso, in genere minuto, era enorme. Visto la difficoltà di applicare una pomata sul pelo, ho preso dal congelatore un «ghiacciolo di calendula», vale a dire il succo della pianta che avevo estratto (nella pentola in acciaio), l’ ho fatto sciogliere e, dopo aver imbevuto una garza, l’ ho applicata direttamente sul gonfiore. Nel giro di mezz’ora il gonfiore era scomparso. LE RICETTE PER LA BELLEZZA La calendula fa bene soprattutto alla pelle perché la nutre e ne favorisce l’idratazione, ne riduce le infiammazioni e ne cura i tessuti danneggiati o irritati, come in caso di herpes, calli, verruche, ferite, scottature (comprese quelle solari o da freddo), ulcere, eritemi da agenti chimici e eritemi da pannolino, punture di insetti, acne e ascessi. Aiuta a riassorbire gli ematomi, accelera la guarigione delle contusioni, attenua le eruzioni cutanee di morbillo e varicella L’essenza di calendula è utile per contrastare le rughe incipienti. Per la cura dei capelliLa calendula contiene sostanze idratanti che rendono i capelli sani e lucenti. Negli shampoo assicura una delicata igiene del cuoio capelluto e dei capelli aiutando a mantenere il loro naturale equilibrio. Balsamo ammorbidente per capelli aridi: Frullate 15-20 fiori di calendula con olio di germe di grano, aggiungete al composto del miele vergine, sciolto in un infuso di fiori e mescolate il tutto con un cucchiaio di legno. Massaggiate il balsamo su capelli e cuoio capelluto, coprite il capo con un asciugamano caldo e tenete in posa per 5 minuti prima di sciacquare. Crema idratante: Frullate 3-4 cucchiai d’olio di mandorle con 10-15 fiori di calendula. Aggiungete yogurt fresco mescolando adagio sino a ottenere una pappetta omogenea. Per le mani screpolateImmergere le mani in un decotto di calendula per 10 minuti. Lozione levigante per gomiti e ginocchia: Preparate un infuso concentrato di fiori di calendula e aggiungetelo a del miele vergine che, precedentemente, avrete sciolto in poco olio di mandorle. Usate il composto massaggiandolo con cura sulle zone ruvide. Per i calli: Applicare sulla parte la sera prima di coricarsi una garza imbevuta di tintura madre di calendula. Ripetere tutte le sere fino alla scomparsa del callo. La calendula ha azione antinfiammatoria, antisettica, cicatrizzante. Olio di calendula Ottenuto per macerazione dei fiori freschi in olio d’oliva extravergine, è ottimo per la pelle dei neonati come detergente, per tutti gli arrossamenti della pelle, contro le smagliature della gravidanza. Olio emolliente di calendula: Mettete a macerare in un vaso di vetro 10 gr di fiori essiccati di calendula in 2 dl di olio di oliva. Capovolgete il vaso una volta al giorno. Dopo 2 settimane filtrate e spremete il succo dai fiori. Usatelo per massaggiare viso e corpo. Quest'olio è efficace anche per ammorbidire la pelle indurita e screpolata dei piedi. Per la cura della pelle : Una manciata di fiori infusi nell'acqua molto calda del bagno (oppure il decotto) esercita un effetto addolcente, decongestionante, idratante. Decotto contro l’acne: Fate bollire due manciate di fiori di calendula per dieci minuti in 1 litro d’acqua. Applicare sulla pelle con delle garze imbevute nel liquido, una volta freddo. LE RICETTE IN CUCINA Il fiore della calendula dà un colore giallo tenero alle pietanze al forno, riso, uova, salse oppure è usato per profumare alcune zuppe di pesce. Si può anche utilizzare come sostituto dello zafferano nei risotti. I suoi petali freschi si possono aggiungere a insalate, zuppe, riso, creme e piatti a base di uova, nel ripieno di polli e pesci; in infuso vengono impiegati per colorare formaggio e burro. Il fiore può essere conservato sott'aceto. Boccioli sott’aceto:Raccogliere fiori di calendula, pratolina, nasturzio o tarassaco ancora in boccio e perfettamente chiusi; eliminare completamente il gambo. Lavarli bene sotto l'acqua corrente per eliminare totalmente residui di terra eventuali e metterli su un canovaccio pulito ad asciugare.Trasferirli in una terrina alternandoli a strati di sale grosso e lasciarli per 24 ore.Trascorso questo tempo sciacquare in aceto i boccioli e distribuirli nei vasetti di vetro puliti ed asciutti, inserendo rametti di dragoncello e grani di pepe. Coprire ora con altro aceto. Premere leggermente per fare uscire tutta l'aria. Ripetere questa operazione un paio di volte e chiudere. Si possono conservare i vari boccioli tutti insieme. Crostini alla calendula: Ingredienti: fiori di calendula sottaceto; maionese;pane per crostini. Unire i fiori d calendula alla maionese e quindi cospargere i crostini. Salsa alla calendula: Far scaldare leggermente 1/4 di litro di panna fresca e aggiungere un cucchiaio di farina bianca mescolando continuamente fino ad ottenere una crema uniforme e senza grumi. Aggiungere un piccolo porro tenero, tritato finissimo, insieme a un pezzettino di aglio. Mettere su fuoco basso e far cuocere circa 10 minuti, senza smettere di mescolare. A questo punto versare due manciate di petali di fiori di calendula e continuare la cottura per altri 2 o 3 minuti. Salare e pepare secondo i gusti personali, versare in una coppetta a raffreddare. Questa salsa si accompagna molto bene al pesce e si può servire per insaporire carni lesse accoppiata alla mostarda piccante di Cremona o alla più abituale salsa verde Risotto alla calendula:Tritare finemente una piccola cipolla (o scalogno) insieme a mezzo spicchio d'aglio e metterli a rosolare in padella con una noce di burro e 2 o 3 cucchiaiate di olio facendo estrema attenzione che il soffritto non annerisca e di conseguenza diventi troppo forte. Aggiungere 350 grammi di riso, mescolare bene e poi versare mezzo bicchiere di vino bianco secco. Farlo evaporare e poi coprire con brodo caldo di pollo o di carne. Aggiungere man mano altro brodo fino a completa cottura del riso. Cinque minuti prima di spegnere unire una bella manciata di petali di fiori di calendula che conferiranno al risotto un bel colore giallo. Soufflé di patate: Lessare 5/600 grammi di patate, lavate bene, con la buccia. Sbucciarle e passarle allo schiacciapatate. Pestare una manciata abbondante di fiori di calendula e di tarassaco (dente di leone). Scaldare in un pentolino un quarto di litro di latte e farvi scogliere 40 grammi di burro. Aggiungere la poltiglia di petali, sale e pepe bianco macinato al momento. Mescolare alla purea di patate e poi incorporare due tuorli d'uovo leggermente battuti a parte e infine i due albumi montati a neve ben ferma. Aggiustare di sale e pepe. Imburrare e spolverizzare con parmigiano grattugiato, versare il composto nello stampo. Riscaldare il forno a 160°, infornare il soufflé per circa 30 minuti e portare subito in tavola. Coniglio alla rosa e calendula: Ingredienti (per 4 persone): 1 coniglio disossato; 100 gr. di salsiccia fresca; il fegato del coniglio o 50 gr. fegatelli di pollo: 1 spicchio d'aglio; 30 gr. di funghi secchi; basilico; 1/2 cipolla; noce moscata; petali di 1 rosa; petali di 1 calendula; 1 uovo; parmigiano grattugiato; vino bianco secco; olio extravergine d'oliva; sale; pepe. Far rinvenire i funghi in poca acqua tiepida. Tritare la salsiccia, il fegato o i fegatelli, l'aglio, il basilico, la cipolla, il sedano e i funghi ben scolati (ma conservare l'acqua filtrata). Impastare questi ingredienti con l'uovo e aggiungere tanto parmigiano quanto basta per avere un composto piuttosto sodo, che stia in forma da solo. Aggiungere i petali dei fiori tagliati a striscioline, una grattata di noce moscata e con questo composto farcire il coniglio. Chiudere il coniglio e cucirlo con filo da cucina. Metterlo in una teglia, condito con sale e pepe e unto con un po' di olio. Infornatelo a forno caldo (a 250°), cuocerlo per un'ora, bagnandolo di tanto in tanto con vino bianco secco e con l'acqua filtrata dei funghi. Servire tagliato a fette. Petali canditi:Per trasformare i piatti di portata in vere e proprie opere d'arte: spalmare i fiori con albume d'uovo, misto a qualche goccia d'acqua, poi una pioggia di zucchero.