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Intervista di Pennisi al Tirreno: Si appesantisce la posizione degli indagati?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 08 ottobre 2004

Chi aveva interpretato in chiave ottimistica l'allentamento e la revoca delle misure di sorveglianza sugli indagati per il caso portoferraiese degli "Affari e Politica", dovrà ricredersi, dopo aver letto l'intervista rilasciata dal P.M. Roberto Pennisi al Tirreno che apparirà sul numero in edicola Venerdì. Per alcuni degli indagati cambiano (appesantendosi) le ipotesi di reato formulate dal P.M. nella sua richiesta di rinvio a giudizio: dal "peculato" si è passati alla "corruzione" dall'"abuso" alla "concussione" con Pennisi che commenta "Mi sono adeguato a quanto prospettato dal Trinunale del Riesame" Ad un'altra domanda posta dalla collega del Tirreno su sviluppi futuri di inchieste su altri fronti (Pennisi è titolare ad esempio anche del lavoro sulla Piazza di Marciana Marina) e sulla possibilità che queste si estendano ad altre amministrazioni il P.M. risponde con una serie di metafore marittime per significare che le inchieste devono rapportarsi al tempo ed allo spazio. "E' inutile caricare degli enormi bastimenti che non arriveranno mai - dice il Magistrato - meglio usare navi agili e svelte capaci di districarsi, di non finire come il Titanic contro gli iceberg, perche di iceberg ce ne sono" ed ancora: "Servono inchieste come navi traghetto che facciano continua spola tra l'Elba e il Continente"


Maltinti Pennisi

Maltinti Pennisi