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Provenzali: il condono edilizio in versione toscana penalizza i cittadini elbani

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 08 ottobre 2004

"Il condono edilizio nella versione elaborata dalla Giunta regionale penalizza pesantemente i cittadini, risultando una versione iniqua e vessatoria di quello realizzato sul piano nazionale”. Questo il primo commento espresso dal Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Leopoldo Provenzali, in merito alla proposta di legge (Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria) dell’esecutivo guidato da Claudio Martini. “Il provvedimento presentato dalla Giunta regionale” - ha spiegato Provenzali – “raddoppia gli oneri di urbanizzazione e discrimina i residenti toscani rispetto a tutti gli altri cittadini italiani. L’impianto del testo è sbagliato, in quanto crea soggetti di serie A e soggetti di serie B, risultando troppo restrittivo. In particolare l’Isola d’Elba risulta di fatto esclusa dal condono e questo è davvero inammissibile”. “Non si comprende infatti l’atteggiamento della Giunta” – ha proseguito Provenzali – “sulla parte relativa ai vincoli, là dove il governo regionale elimina qualsiasi possibilità di condono, escludendo dalla valutazione i titolari del parere (vedi Sovrintendenza ai Beni Culturali e Artistici, Provincia, ecc…). Nel mentre, per tutte le altre situazioni, non si esclude il condono, giustamente, là dove non esistono vincoli. Ma quelli sottoposti al parere degli organi competenti non sono vincoli assoluti di inedificabilità. Insomma una sorta di sanatoria che esclude solo l’Elba e le poche altre aree sottoposte a vincolo non assoluto”. “Insomma un’autentica contraddizione in termini” – ha concluso Provenzali – “che abbiamo cercato di eliminare proponendo alcuni emendamenti al testo di legge presentato dalla Giunta regionale, che già ha incontrato le osservazioni critiche e il malcontento delle categorie consultate, degli Ordini e dei soggetti interessati. In particolare ho proposto, fra l’altro, di rendere sanabili le opere interne che pur aumentando la superficie utilizzabile non vadano ad incidere sull’involucro edilizio legittimamente realizzato, nonchè le recinzioni nelle aree a parco naturale, nelle riserve e nei pressi dei monumenti naturali. Solo migliorando nelle parti più significative l’articolato si potrà così consentire anche agli elbani di usufruire del condono, scongiurando al contempo il rischio di violare il fondamentale principio dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge”.


provenzali 3

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