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Montemagni: “Dalla Finanziaria poca autonomia e molti tagli”

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 08 ottobre 2004

“Nell’interesse dei cittadini, ed in particolare dei ceti meno abbienti, è necessario cambiare profondamente la Finanziaria. Una Finanziaria che non solo taglia i trasferimenti – spiega l’assessore al bilancio della Toscana Marco Montemagni, stamani a Viareggio al convegno nazionale “Un federalismo utile al paese” - ma che comprime di fatto gli spazi di autonomia attribuiti alle Regioni e alle autonomie locali”. Un esempio: il governo ha proposto “un parziale sblocco sulla possibilità di intervento su Irap ed addizionale Irpef - illustra l’assessore nel suo intervento al convegno della Lega Autonomie – ma la possibilità risulta poi ‘ingabbiata’ e utilizzabile solo in due casi, per le spese di investimento nel caso in cui venga superato il tetto indicato in Finanziaria e per il ripiano dei disavanzi in sanità. Ciò in evidente contrasto con l’autonomia di entrata e di spesa sancita dalla Costituzione”. “Gli 88,2 miliardi di euro destinati dalla Finanziaria alla spesa sanitaria per il 2005 non sono sufficienti a coprire né i livelli essenziali di assistenza al sistema sanitario, – commenta Montemagni – né gli arretrati che si sono formati a causa degli oneri conseguenti al rinnovo contrattuale del comparto: mancano complessivamente ancora circa 3 miliardi di euro”. Per l’assessore la proposta del governo rischia di compromettere “la qualità del sistema sanitario regionale, che la Regione è invece impegnata a difendere per continuare a garantire un servizio sanitario pubblico, equo, universalistico, senza tasse, ticket o altri oneri aggiuntivi per i cittadini”. Negativo è anche il giudizio sul metodo, poco rispettoso del ruolo delle autonomie locali. “La Finanziaria era un banco di prova per i rapporti Stato-Regioni-Enti locali – sottolinea Montemagni - Ci aspettavamo, tabelle alla mano, un serrato confronto attraverso ‘tavoli politici’ e ‘tavoli tecnici’ per costruire una ‘Finanziaria concertata’, esperienza che concretamente portiamo avanti come Regione Toscana. Invece gli incontri ‘general generici’ promossi dal governo, alla vigilia del varo della Finanziaria e senza uno straccio di documento, non sono assolutamente all’altezza delle esigenze”. “Il federalismo fiscale – prosegue l’assessore – è in forte ritardo. Ma c’è anche una palese contraddizione tra situazione di fatto e progetto di riforma. E’ necessaria una svolta, sulla base delle indicazioni unitariamente delineate da Regioni, Province e Comuni”. Per sbloccare la fase di stallo Montemagni auspica che possa rapidamente partire un positivo confronto tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti. “Per un federalismo – spiega – che assicuri tributi propri e una stabile compartecipazione ad uno o più importanti tributi erariali, il cui andamento di gettito rifletta la dinamica della ricchezza nazionale. E’ invece insufficiente la sola compartecipazione all’Irpef, attualmente prevista”. Concludendo, l’assessore Montemagni ha auspicato “una forte iniziativa unitaria di Regioni, Comuni e Province, di tutte le forze autonomistiche insieme alle forze economiche e sociali”.


Marco Montemagni

Marco Montemagni