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Giardini: Pane Acqua e Sassicaia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 07 ottobre 2004

Continua la polemica sullo stato finanziario del Comune di Portoferraio. Stamani si porta a conoscenza della cittadinanza che negli uffici manca persino la carta e l'inchiostro. Sembra essere tornati indietro di decenni. Nei giorni scorsi il Sindaco Peria, con modi francescani, ha richiamato tutti ad un modesto operare basato sul "Pane ed Acqua". La nuova Giunta ha fissato quale pilastro del rinnovamento la "comunicazione". Questo è buono e giusto. Occorre, però, che la comunicazione sia "piena e fedele". Forse la cittadinanza non è al corrente che con la deliberazione di Giunta Comunale n. 173 del 21 settembre 2004 e con successiva determinazione n. 256 del 22 settembre successivo, si è, almeno per qualche giorno, abbandonato il metodo ascetico del "Pane ed Acqua". Con questi provvedimenti infatti sono stati riconosciuti a due dirigenti comunali , premi ed indennità maturati nel 2002 e 2003, che hanno consentito la elaborazione di due buste paga, relative al mese di settembre di circa 21 mila euro netti la prima e circa 15 mila euro netti la seconda,. Si tratta di valori al netto delle ritenute fiscali che hanno comportato un esborso di complessivi 60.000 euro per l'Ente compreso Irap ed oneri previdenziali. Hai voglia a comprare carta, inchiostro e penne.. Stesso principio vale per la mai considerata riduzione delle indennità spettanti al Sindaco ed alla Giunta Comunale. Al Sindaco Peria si può, pertanto, rimarcare che mentre alcuni stanno a "Pane ed Acqua" altri si somministrano "Lardo di Colonnata" e "Sassicaia"; Questi rilevanti importi, seppur riferiti al 2002 ed al 2003, se corrisposti al gennaio del 2005 non avrebbero inciso, come invece fanno, sul tanto ricordato patto di stabilità. Brevemente sulle ultime dichiarazioni del Vice Sindaco Zini - Ha parlato degli sforzi fatti per riequlibrare a settembre il bilancio. Questo nella considerazione che la manovra, tra minori entrate e minori uscite, ha evidenziato un fabbisogno di 4 miliardi di vecchie lire. Lo Zini, però, non ha spiegato perché si è rinunziato ad utilizzare un miliardo di lire sottratte dall'avanzo di amministrazione 2003 (telefonia), e non ha neanche fatto proprio quell'indirizzo che avrebbe portato l'Esa al rispiarmo di almeno solo il 5% dei propri costi. Questo indirizzo avrebbe consentito il riparmio di circa 750.000,00 euro. L'operazione tanto conclamata di effettuazioni di tagli alle spese perde di credibilità quando nell'effettuarla si rende, di fatto, impraticabile per l'Ente svolgere le proprie funzioni fondamentali. In questo caso non costretti dal dovere ma dal volere. Chi, infine, si gongola sulla mancata approvazione del Regolamento Urbanistico non è corente che poi si lamenti perché non si introitano oneri di urbanizzazione ed Ici sulle aree fabbricabili.


consiglio comunale 26 8 04

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