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No ad un nuovo inceneritore all'Elba

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 30 gennaio 2003

I Comuni elbani più importanti , tra cui i due nuovi capofila sul versante rifiuti , Porto Azzurro e Campo nell’ Elba, hanno presentato un protocollo che prevede, oltre alla realizzazione di un ATO rifiuti autonomo per l’ isola, il trasferimento degli impianti del Buraccio a Literno, realizzando in loco un ‘termovalorizzatore’, vale a dire un inceneritore!!! Gestione Comunità Montana . Perseverare è diabolico !! Perseveranza fatta di improvvisazione e di trovate di questo genere che non consentiranno mai di gestire a regime, correttamente e con buon senso, il ciclo dei rifiuti sulla nostra isola. Sarebbe una scelta tragica per l’ immagine e l’ economia dell’ Elba e dell’ Arcipelago Toscano, cento volte peggio dello sversamento AL LARGO dei fanghi di Piombino evitato a fatica appena un anno fa o degli allagamenti del settembre scorso. Ma che testa hanno certi amministratori? Non ci vogliono le aquile per capire che l’ immagine dell’ isola verde e blu, per costruire la quale si spendono miliardi ogni anno, ne riceverebbe un colpo durissimo, forse fatale. Ci diranno che sono impianti sicuri, che non emettono diossine; ci garantiranno anche il silenzio stampa internazionale sulla loro esistenza o al primo malfunzionamento? Come lo spiegheranno al mondo intero? Un’ altra soluzione c’è già, praticabile, sostenibile e finanziata! Quella costruita a fatica da Provincia e Regione ( e, fino ad ieri, sembrava, i Comuni ) che, fatto tesoro dell’ esperienza disastrosa del primo inceneritore, hanno puntato e investito giustamente sulla raccolta differenziata e il compostaggio , in modo da limitare ad un 15/ 20% la quantità da conferire in discarica. Quindi salvaguardia dell’ ambiente , riduzione dei costi ed immagine positiva. Non ha senso azzerare ancora una volta tutto, mettendoci anche nelle condizioni certe di una emergenza rifiuti per la prossima estate che si preannuncia già difficile di suo , perdendo i finanziamenti di banche e Regione, riaprendo nei fatti il contenzioso con la Daneco. L’ immagine dell’ isola ecologica cercata dal turismo mondiale si costruisce o distrugge anche sul versante rifiuti: chi amministra oggi l’ Elba per fare scelte come questa se ne deve andare perchè non ha cultura , competenze e sensibilità per governare il futuro dell’ Isola . E' giunto il momento che gli amministratori compiano le scelte coraggiose che l'ambiente e la gente attendono; anzichè incentivare la produzione dei rifiuti (un inceneritore significa questo, perchè per funzionare ha bisogno di tonnellate di rifiuti costantemente per tutto l'anno, cosa che noi all'Elba non possiamo produrre data la forte stagionalità e quindi ci vedremmo addirittura costretti ad importare i rifiuti per bruciarli in un impianto assurdo per questo comprensorio) serve la riduzione dei rifiuti. Per esempio, cosa che come Verdi proponiamo ufficialmente (riservandoci in seguito di spiegare le modalità e le implicazioni promozionali e di immagine che questo atto avrebbe) perchè i sindaci non emettono finalmente delle ordinanze per ridurre gli imballaggi in arrivo e vietare l'ingresso delle bottiglie in plastica sull'isola , autentico flagello delle nostre coste e delle nostre sgangherate discariche ? Non è più questione di destra o sinistra, è questione di buon senso: i Verdi non ci stanno e auspicano da parte di tutti prese chiare di posizione contro questo attentato all’ economia e all’ immagine dell’ Elba. La scelta dello sviluppo sostenibile non è più rinviabile: gli impianti devono essere compatibili con l’ anima dell’ Arcipelago. Invitiamo Provincia e Regione, Parco , Istituzioni e cittadini , l’ economia elbana a mobilitarsi per bloccare questa deriva del buon senso.


discarica literno

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